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Verso un Futuro di Rispetto e Uguaglianza: Intervista con la Capogruppo Consiliare di Santo Stefano di Rogliano, Idapaola Cerenzia, Sulla Lotta contro la Violenza sulle Donne e il Convegno sul Microcredito

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Intervista con la Capogruppo Consiliare “ Comune in Comune”  di Santo Stefano di Rogliano, Idapaola Cerenzia, Impegnata nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del 25 novembre e organizzatrice del Convegno sul Microcredito del 1 dicembre prossimo presso la sala dell’ex Comunità Montana del Savuto.

Intervistatore: Buongiorno, Capogruppo. In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, come valuta il ruolo che un piccolo comune come Santo Stefano di Rogliano può svolgere nella sensibilizzazione e nella lotta contro questo fenomeno diffuso?

Capogruppo: Buongiorno. Ritengo che il nostro piccolo comune giochi un ruolo cruciale in questo contesto. Anche se siamo un comune di dimensioni ridotte, possiamo fare la differenza nella promozione del rispetto, della parità di genere e nella lotta contro la violenza sulle donne. Il Consiglio Comunale, le scuole e le associazioni locali possono unirsi in un fronte comune per affrontare questa sfida.

Intervistatore: Parlando del ruolo del Consiglio Comunale, quali azioni concrete possono essere adottate per impegnare la comunità nella lotta contro la violenza sulle donne?

Capogruppo: Il Consiglio Comunale può adottare e promuovere risoluzioni che impegnino la comunità. Queste possono includere la promozione di programmi educativi nelle scuole, la collaborazione con centri antiviolenza e la sensibilizzazione della comunità attraverso eventi pubblici. Dobbiamo lavorare per rispettare il ruolo del consiglio comunale e del singolo consigliere comunale, creando un ambiente che accolga e non respinge la cultura dell’inclusione, la cultura  di genere e promuova il rispetto reciproco. Inoltre, è importante istituire organismi consiliari che possano studiare, proporre e concretizzare iniziative per incentivare la cultura della prevenzione e della denuncia nei confronti di fenomeni di violenza o aggressione che coinvolgono le donne. In tal senso, abbiamo avanzato diverse proposte in Consiglio comunale, purtroppo sistematicamente bocciate dalla maggioranza di sinistra, tra cui l’istituzione della Commissione consiliare di pari opportunità e genere. E questo è un fatto veramente grave, ingiustificato  sia sul piano normativo che culturale.

Intervistatore: Parlando del coinvolgimento delle scuole, come può il sistema educativo contribuire a contrastare la violenza di genere?

Capogruppo: Le scuole hanno un ruolo fondamentale nell’educare le giovani generazioni sul rispetto reciproco e sulla parità di genere. Programmi educativi mirati, come seminari, workshop e progetti didattici, possono fornire agli studenti gli strumenti per riconoscere e contrastare la violenza di genere. Dobbiamo investire nella formazione delle nuove generazioni per creare una cultura di rispetto e consapevolezza.

Intervistatore: Le associazioni locali possono svolgere un ruolo importante. Come possono contribuire alla sensibilizzazione della comunità sulla violenza sulle donne?

Capogruppo: Le associazioni del territorio possono organizzare eventi, conferenze, seminari e workshop per sensibilizzare la comunità sulla violenza sulle donne. La collaborazione con centri antiviolenza può favorire la condivisione di risorse e l’implementazione di iniziative concrete a livello locale. È fondamentale lavorare insieme per creare un fronte coeso contro la violenza, agevolando l’unità nella diversità, bonificando la mentalità che  implementa l’odio, la denigrazione terreno fertile su cui si sviluppano forme di violenza inaudite.

Intervistatore: Infine, vorrei sapere della sua iniziativa per il 1 dicembre. Che cosa possiamo aspettarci dal convegno sul microcredito e sull’autonomia economica delle donne?

Capogruppo: Il convegno del 1 dicembre sarà un’opportunità importante per discutere di microcredito e autonomia economica. Vogliamo fornire alle donne strumenti e risorse per diventare libere, autonome e indipendenti economicamente. Ciò significa promuovere iniziative imprenditoriali, artigianali e commerciali, avvalendoci delle norme e delle agevolazioni disponibili. L’obiettivo è liberare le donne dall’assoggettamento economico e favorire la loro crescita e sviluppo in ogni settore.

Intervistatore: Grazie mille per le sue risposte fornite,  Capogruppo. Siamo ansiosi di vedere come il vostro impegno e il convegno contribuiranno al cambiamento culturale e sociale nella vostra comunità.

Capogruppo: Grazie a voi. Speriamo che il nostro impegno possa ispirare cambiamenti positivi e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza nella nostra comunità.

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