L’occasione per svelare il quotidiano di 300 mila ciechi e 1,5 milioni di ipovedenti
Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 4% della popolazione mondiale, pari a oltre 253 milioni di persone, convive con deficit visivi. Di queste, più dell’80% è ipovedente, ovvero conserva un residuo visivo minimo.
Sono oltre 300 mila i ciechi e circa 1 milione e mezzo gli ipovedenti che oggi in Italia vivono la loro esistenza incontrando ancora molte difficoltà. Per questo la ricorrenza di venerdì 13 dicembre, la Giornata Nazionale del Cieco rappresenta per l’UICI un’occasione per promuovere la diffusione della cultura dell’accessibilità e dell’inclusione sociale, nonché per fare chiarezza su alcuni luoghi comuni che accompagnano le persone cieche e ipovedenti. A partire dall’espressione con cui definirle. Le differenze tra i Paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati sono marcate: nei primi, la cecità rimane un problema endemico che colpisce soprattutto le fasce infantili, spesso a causa di malattie prevenibili o curabili come la cataratta e le infezioni oculari. Nei Paesi più sviluppati, invece, la perdita della vista è principalmente associata all’invecchiamento e all’insorgenza di malattie degenerative in età avanzata, come la retinopatia diabetica, la maculopatia e il glaucoma. A livello europeo, circa il 90% delle persone con disabilità visiva ha più di 60 anni, evidenziando come l’allungamento della vita media sia un fattore determinante nell’aumento dei casi. È fondamentale ricordare che, dietro le statistiche, ci sono individui con esperienze e bisogni unici. Sebbene ciechi e ipovedenti condividano alcune necessità comuni, esistono differenze specifiche che richiedono interventi mirati. Al di là delle categorizzazioni utili a scopi statistici o previdenziali, resta prioritario il riconoscimento delle difficoltà quotidiane che queste persone affrontano in un mondo spesso progettato per chi non ha disabilità. Le nuove tecnologie stanno cambiando radicalmente la qualità della vita per chi ha deficit visivi. Oggi, i non vedenti possono accedere a un numero crescente di professioni qualificate, praticare sport fondamentali per migliorare autostima e integrazione sociale, e usufruire di strumenti avanzati per l’orientamento e la mobilità. Dai progressi tecnologici alle sfide quotidiane, come ciechi e ipovedenti affrontano un mondo progettato per i normodotati. Nella Giornata dedicata alla consapevolezza sulla disabilità visiva, è importante sottolineare che i diritti delle persone cieche e ipovedenti sono gli stessi di tutti gli altri, anche se richiedono modalità specifiche per essere pienamente esercitati. Per esempio, il diritto all’istruzione necessita di strumenti adeguati, come i dispositivi di lettura braille, gli audiolibri o i software di sintesi vocale, affinché diventi realmente accessibile.
