L’Unione Europea ha recentemente raggiunto un accordo cruciale per l’approvazione di una legislazione volta a sostenere la libertà dei media e dei giornalisti europei. Il consenso ottenuto per il nuovo progetto di legge rappresenta una pietra miliare nella tutela della libertà di stampa e nella promozione della sostenibilità del settore, evidenziando l’importanza di affrontare le crescenti minacce. Le istituzioni dell’UE hanno dato il via libera al Media Freedom Act, la legge dell’UE sulla libertà e la trasparenza dei media, venerdì pomeriggio dopo 10 ore di negoziato.
Il testo dell’accordo impone ai Paesi dell’UE l’obbligo di assicurare la pluralità dei media e di proteggere la loro indipendenza da interferenze di natura governativa, politica, economica o privata. Con l’approvazione dell’European Media Freedom Act (EMFA), gli Stati membri devono garantire l’accesso dei cittadini a una varietà di contenuti mediatici caratterizzati dall’indipendenza editoriale. Le disposizioni principali comprendono:
La nomina trasparente e non discriminatoria dei dirigenti e dei membri del consiglio, con mandati sufficientemente lunghi per preservare l’indipendenza dei media. È vietato licenziarli prima della scadenza del mandato, a meno che non si dimostrino non conformi ai criteri di prestazione, con la possibilità di ricorso al controllo giurisdizionale.
Procedure di finanziamento trasparenti e obiettive, supportate da finanziamenti sostenibili e prevedibili al fine di mantenere l’indipendenza dei media.
Monitoraggio indipendente dell’indipendenza politica dei media, con resoconti pubblici.
Per quanto riguarda la protezione del lavoro dei giornalisti, le autorità degli Stati membri non possono interferire nelle decisioni editoriali. I giornalisti ed editori non sono autorizzati a rivelare le proprie fonti, tranne in casi eccezionali “per un motivo imperativo di interesse pubblico”, previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
La trasparenza della proprietà è garantita attraverso l’obbligo per i media, inclusi quelli di dimensioni ridotte, di pubblicare informazioni sui proprietari diretti e indiretti in un database nazionale. È richiesto anche un rapporto sui fondi provenienti dalla pubblicità statale e sul sostegno finanziario statale, compresi quelli provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea.
Per contrastare le decisioni arbitrarie delle grandi piattaforme sulla moderazione dei contenuti, è stato negoziato un sistema per proteggere la libertà dei media. Le piattaforme devono distinguere i media indipendenti da quelli non indipendenti, avvisandoli prima di rimuovere o limitare i loro contenuti. I media hanno 24 ore per rispondere, con un termine più breve in caso di crisi. In caso di persistente disaccordo, i media possono rivolgersi a un organismo extragiudiziale di risoluzione delle controversie o al Comitato europeo per i servizi di media.
Al fine di garantire una distribuzione equa della pubblicità statale e prevenire la dipendenza dei media da tali finanziamenti, i fondi pubblici saranno assegnati tramite procedure aperte e non discriminatorie basate su criteri pubblici. Le autorità pubbliche pubblicheranno annualmente informazioni sulla spesa pubblicitaria statale.