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Scuolabus negato e automezzo abbandonato

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S. Stefano di Rogliano – Il Comune appieda la bambina mentre, in un locale pieno di ragnatele e sporcizie, fa “marcire” un moderno automezzo, comprato qualche anno addietro proprio per assicurare il servizio scuolabus alle contrade rurali, ritenute svantaggiate geograficamente. Il moderno veicolo (nella foto), avrebbe dovuto affiancare l’altro scuolabus di proprietà comunale per garantire il servizio nelle contrade di montagna. L’automezzo, acquistato dal Comune con fondi Piar,invece, risulta inutilizzato, sprovvisto di assicurazione e bollo, abbandonato in un locale situato lungo la strada che conduce, guarda caso, nella zona rurale dove risiede la famiglia della bambina che da più di quaranta giorni è costretta a rimanere in casa per l’interruzione del servizio scuolabus, attuato bruscamente dal Comune il 22 settembre scorso, solo ed esclusivamente per la contrada Foresta. A nulla sono valse finora le sollecitazioni e le proteste della famiglia tese a far valere i diritti sanciti, perfino, nella delibera del Comune sul “diritto allo studio” approvata lo scorso mese di aprile dalla Giunta comunale che riconosce indispensabile l’attivazione del servizio scuolabus per le zone rurali. “Il Comune scrive una cosa e ne fa un’altra. Compra un veicolo per le zone rurali e poi lo fa “marcire” , lo abbandona in locale senza alcuna giustificazione. Affida il servizio ad una Ditta privata dopo pochi giorni dall’ avvenuta attivazione del servizio, gestito in forma diretta e nel rispetto dell’efficienza, efficacia ed economicità”. L’opposizione, guidata da Andrea Nicoletti e composta dai consiglieri Agostino Cerenzia e Mario Salerno, grida allo scandalo e critica aspramente l’operato del Comune che non ottempera agli atti emanati dalla stessa amministrazione comunale”. Le coscienze più avanzate e sensibili, attraverso i social fanno appello alle autorità affinché vengano tutelati i diritti della bambina che – da quanto si apprende tramite i social- non intende ritornare più a scuola nel plesso di S. Stefano. E mentre le istituzioni tacciono, la piccola vive la triste storia con la propria famiglia impossibilitata a garantire il trasporto per entrambi figli che frequentano scuole diverse per ordine e grado in luoghi diversi, raggiungibili in orari differenti. Il papà non sa dove spartirsi e non intende lasciare davanti alla scuola sola e senza sorveglianza la bambina chiamata a frequentare le scuole dell’obbligo. Una storia triste che si sta consumando sotto lo sguardo indifferente delle istituzioni e parte della comunità che assiste impotente alla vicenda.