San Mango d’Aquino conquista un ruolo di primo piano nella difesa, nella tutela e promozione del verde. Il riconoscimento proviene dal Fao, prestigioso Istituto Specializzato delle Nazione Unite, che inserisce il “piccolo borgo” catanzarese nella lista delle ” Città Verdi”. Posto nel comprensorio denominato “Savuto”
( dall’omonimo fiume che attraversa la Valle), San Mango D’aquino, insieme ad altre città del pianeta come New York è riconosciuta Città Verde e risulta inserita nella Lista 2020 contenente 120 centri di 23 Paesi. Il riconoscimento attribuito a questo piccolo Comune conferma il ruolo rilevante che i Comuni detengono nello sviluppo e nel mantenimento della loro copertura vegetale urbana.
Una lezione rivolta a quei Sindaci e amministratori locali che sovente con facilità e con disinvoltura emettono “ordinanze contingibili e urgenti” per abbattere piante di notevole interesse paesaggistico e culturale. Con motivazioni assurde e ridicole annientano patrimoni arborei di notevole interesse ecologico, dimenticando che per realizzare i quali necessitano decenni e secoli di cure e attenzioni; dimenticando che i filari svolgono una funzione rilevante sul piano ecologico. Sulle strade urbane ed extraurbane funzionano da filtro delle emissioni gassose e svolgono una funzione di sicurezza nel periodo delle nebbie, in quanto facilitano la condensa dell’umidità atmosferica e quindi diradano localmente la nebbia, aiutando l’orientamento dei conducenti.
Sovente queste ordinanze contingibili e urgenti vengono attuate nel periodo della nidificazione, distruggendo anche covate di uccelli.
E’ questa la denuncia avanzata in questi giorni da Franco Garofalo, già Sindaco del Comune di Santo Stefano di Rogliano, piccolo bordo del Comprensorio Savuto, che per volontà e ordine dell’attuale prima cittadina , Lucia Nicoletti, sono stati abbattutti, all’inizio della primavera, decine di maestosi esemplari di Cedrus Atlantica, di filari distanziati dalla strada principale del Comune, dimoranti nelle vicinanze della Villa dedicata al maresciallo Aversa, ucciso dalla mafia.
Lo scempio, ripreso dalle telecamere e commentato in diretta, dimostra come l’amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano, gestisca il verde e il patrimonio arboreo dimorante sul proprio territorio. E mentre nel savuto c’è chi viene premiato per virtù ambientali e paesaggistiche, di contro c’è chi viene attaccato e fortemente criticato per mancanza di sensibilità verso le piante e verso l’ambiente. Sono i paradossi e le contraddizioni esistenti nelle terre del Savuto, nei governi locali le cui politiche ambientali e territoriali fanno la differenza sul piano delle civiltà, della cultura e dello sviluppo delle attività legate al turismo verde.
Purtroppo i danni che si producono al territorio, con l’abbattimento indiscriminato del patrimonio arboreo pubblico, inserito nel contesto urbano, possono manifestarsi negli anni. E’ il caso della cava di Santa Liberata, antico percorso che da Piazza Santa Maria conduce al Santuario di Santa Liberata,
oggi chiusa al pubblico a seguito di movimenti franosi registrati a causa dell’ondata di maltempo 2 caratterizzato da continue piogge” che hanno interessato nei giorni scorsi il territorio del Comune di santo Stefano di Rogliano. ” La responsabilità non è solo del maltempo- sostiene l’ex Sindaco Francesco Garofalo – ma da chi, nelle vesti di primo cittadino ordinò anni orsono l’abbattimento delle piante che giacevano lungo il versante del pittoresco e attraente percorso dove, con cura e attenzione, avvalendosi dell’arte della potatura, era stata realizzata una Galleria di verde, distrutta anch’essa a colpi di motoseghe. Le frane, gli smottamenti che si verificano oggi nella Cava di Santa Liberata, chiusa al traffico pedonale, sono la triste conseguenza di queste dissannate scelte amministrative CHE HANNO- sostengono i consiglieri di opposizione consiliare- preso il sopravvento in quest’ultimo ventennio di gestione dell’ente locale. Intanto il consigliere di ” Comune in Comune”, Franco Garofalo, ha inoltrato alla Sindaca, Lucia Nicoletti, formale istanza affinchè il Comune, IN OSSEQUIO ALLA GIORNATA DELLA NATURA, CELEBRATA LO SCORSO TRE MARZO, adotti come Mascotte, per il sito dell’ente, un UCCELLO SELVATICO E UN ALBERO DI CEDRUS ATLANTICA. LA PROPOSTA VERRA’ FORMULATA ANCHE IN SENO AL CONSIGLIO COMUNALE.