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Santo Stefano di Rogliano. Il gruppo consiliare “Comune in Comune” chiede di intitolare la sala consiliare del comune a Oreste Mazzei, sindaco per tre legislature( clicca qui per continuare a leggere)

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 ” Le sue opere hanno fornito uno straordinario impulso al processo di crescita della comunità e del territorio. Sotto la sua

Oreste Mazzei

guida  l’amministrazione comunale di Santo Stefano è riuscita a dotarsi di  strutture e servizi che hanno segnato positivamente il futuro della comunità”.  Le motivazioni che sorreggono la proposta di intitolare la sala consiliare del Comune  a Oreste Mazzei ( sindaco per tre legislature,  deceduto  nel 2017),   avanzata dal gruppo consiliare di minoranza  al consiglio comunale, sono ampiamente  documentate dagli atti   nonché  dalla  storia  impressa  sul territorio.  Il gruppo consiliare ” Comune in Comune” , coordinato da Ida Paola Cerenzia,  illustra la proposta di intitolare la Sala consiliare alla memoria del sindaco Mazzei attraverso la  relazione allegata alla richiesta di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare.  La proposta è finalizzata  ad “associare” il nome di Oreste Mazzei all’edificio comunale, ideato, progettato e realizzato  nella Piazza centrale del paese,   denominata Santa Maria,  luogo   prescelto per   edificare  altre importante opere e servizi pubblici, come la scuola e l’ufficio postale.

 L’iniziativa di intitolarGli  il salone comunale, da tempo annunciata dal gruppo consiliare ” Comune in Comune”    è stata formalizzata dal gruppo consiliare di minoranza,  attraverso gli atti inviati e acquisiti al protocollo dell’ente locale.  L’iniziativa vuole rappresentare  un  riconoscimento verso  l’opera svolta dagli amministratori dell’epoca,  un modo per  associare il   nome del sindaco Mazzei   all’edificio comunale che è stato  progetto  e realizzato,  durante il   periodo   compreso tra il 1958 al 1972.

 La richiesta di intitolare il salone delle adunanze, sottoscritta dai consiglieri Ida Paola Cerenzia, Simona Mancuso e Franco Garofalo è stata  acquisita al protocollo comunale nei giorni scorsi e risulta   correlata da un’ampia  relazione   contenente i   principali percorsi storici che hanno contraddistinto la gestione della cosa pubblica negli anni sessanta, sotto la guida del sindaco dell’epoca,  Oreste Mazzei . Il gruppo consiliare di minoranza ha chiesto, nel rispetto delle norme statutarie e del regolamento dei lavori del consiglio comunale che la proposta venga inserita all’interno degli argomenti da discutere e deliberare nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe tenersi nell’edificio comunale riconsegnato all’ente dopo essere stato interessato a interventi antisismici.

 Di seguito la richiesta e la  relazione allegata alla proposta avanzata dal gruppo consiliare ” Comune in Comune”.

Alla Sindaca del Comune di Santo Stefano di Rogliano

Al segretario comunale di santo Stefano di rogliano

       Oggetto: richiesta intitolazione salone consiliare alla memoria di Oreste Mazzei,  sindaco del Comune per tre legislature consecutive.

I sottoscritti consiglieri comunali, Ida Paola Cerenzia, Simona Mancuso e Francesco Garofalo,  componenti il gruppo consiliare di minoranza “ Comune in Comune” chiedono , per le motivazioni di carattere socio-politico e culturale che seguono,  di intitolare  il salone consiliare al primo cittadino  Oreste Mazzei,  figura di alto profilo morale e simbolo di onestà  operativa,  deceduto in data 1.12.2017.

Chiedono, pertanto, nel rispetto delle norme  statutarie e regolamentari che la proposta   venga  inserita all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale.

Il gruppo consiliare

Ida Paola Cerenzia                                       Simona Mancuso                                   Francesco Garofalo

 

Relazione allegata alla richiesta di intitolazione del salone consiliare alla memoria di Oreste Mazzei.

 Dal 1958 al 1970  ha   guidato l’amministrazione comunale con particolare senso di responsabilità,  con una visione moderna e avanzata, esercitando  le funzioni di pubblico amministratore  al di sopra delle parti,  onorando sempre il ruolo ricoperto  quale  rappresentante dell’istituzione locale.   Le sue opere hanno fornito uno straordinario impulso al processo di crescita della comunità e del territorio.  Definito Sindaco di tutti e non di una parte politica,  si è contraddistinto per la sua azione politico  amministrativa, incentrata al raggiungimento del bene comune.

 Legatissimo al suo paese è ricordato dalla comunità santostefanese  per aver realizzato, negli anni 60, rilevanti opere pubbliche sul territorio, tra cui l’attuale immobile adibito ad edificio comunale e le strutture scolastiche sorte nella Piazza principale del centro storico, luogo in cui abitava con la sua amata famiglia. Amava la politica, quella vera, fatta di idee e programmi, di passione e di lotta: su questi pilastri si reggeva lo spirito di servizio e  il suo  pragmatismo. La sua   indole pragmatica  e operativa  continua ad essere positivamente  incisa  sul  territorio : alla sua lungimiranza ed ai suoi collaboratori,  sono correlate le importanti opere infrastrutturali realizzate negli anni sessanta e settanta.

A Lui sono attribuite una miriade di  opere pubbliche che hanno elevato le condizioni sociali ed economiche del paese. Sotto la sua guida la popolazione ha potuto fruire dei servizi di prima necessità, come l’erogazione dell’acqua potabile e della condotta fognaria. Il Comune, in quel periodo storico, non era ancora provvisto di una idonea rete idrica e fognaria: “Pensare al futuro ed essere degni del passato nel presente , saper custodire la storia che è stata scritta sul territorio con le opere e con il servizio svolto in favore delle generazioni passate, presenti e future”. Sono  stati i  pensieri  rilevati   durante la giornata che ha caratterizzato l’ultimo saluto porto al primo cittadino da parte di alcuni amici i quali hanno ricordato, attraverso la memoria, il disinteressato  servito svolto verso la comunità, il  senso di responsabilità e dedizione, dedicato al Comune nei migliori anni della sua vita.

 Il gesto di intitolare il salone comunale alla sua memoria è un modo di associare il suo nome all’edificio comunale, ideato e progetto nella, Piazza, centrale del paese