Il Comune di Santo Stefano di Rogliano, “maglia nera” per la comunicazione digitale.E’ l’unico della zona a non possedere una propria pagina facebook che , peraltro, non comporterebbe nessuna spesa per le casse comunali e garantirebbe il diritto di cittadinanza digitale all’intera comunità locale e non solo.
Tutti gli altri Comuni viciniori ne sono provvisti e a testimonianza di quanto sostenuto vengono riportate a fianco le “videate delle relative testate” fb, curate direttamente dalle rispettive amministrazioni (Rogliano, Marzi, Parenti, Mangone, Belsito..) allineate con la moderna civiltà e con le indicazioni provenienti dal settore dell’informazione.
La Sindaca Lucia Nicoletti interrogata dall’opposizione consiliare, come consuetudine, ha risposto ” picche” alle democratiche e civili proposte avanzate dal gruppo consiliare ” Comune in Comune”. Da quanto traspare dalla risposta fornita agli interroganti , l’amministrazione in carica non intende dotarsi di un proprio spazio istituzionale pubblico su facebook per fornire informazioni utili e di servizio a tutti coloro che risiedono in loco oppure dimorano altrove per motivi di lavoro. Così a differenza degli altri enti locali che da anni risultano dotati di questo strumento di comunicazione pubblica, il Comune di Santo Stefano di Rogliano , per scelta e volontà politica espressa, continua a fare orecchie da mercante di fronte alle civili proposte avanzate dal gruppo consiliare di minoranza ” Comune in Comune” , schierato da sempre in favore dell’applicazione dei diritti di cittadinanza digitale. Gli atti ed i fatti dimostrano come l’ amministrazione comunale “Arcobaleno”, non sia in grado di elevare i livelli di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale. Un’amministrazione che avversa e ostacola, perfino il libero esercizio di effettuare riprese audio visive delle sedute consiliari, come se il Consiglio comunale fosse un “recinto riservato a pochi eletti” da tenere lontano dalla massa; un’amministrazione che non intende dotarsi di una pagina istituzionale fb aperta al contributo di tutti i cittadini e non di pochi; un’amministrazione che rifiuta di riservare uno spazio informativo ai consiglieri comunali per veicolare il servizio prodotto nelle sedi istituzionali; un’amministrazione che non rispetta le regole della trasparenza ed i bisogni della comunità, merita a pieno titolo di indossare la ” maglia nera” per la comunicazione interattiva e non solo. Un altro Record di negatività, insomma, che va ad aggiungersi a quelli evidenziati durante la trasmissione prodotta da ” Casa Crimi” andata in onda su radio Hit nei giorni scorsi, realizzata nelle adiacenze della palestra comunale, divenuta simbolo dello spreco e dell’abbandono dei beni pubblici comunali. L’immobile ospita un impianto solare termico mai attivato e reso funzionante. L’ impianto costato alla collettività 350.ooo euro, progettato tre legislature addietro, a distanza di tantissimi anni risulta usurato, aggredito dalla ruggine e inutilizzabile. nello stesso luogo dimora un automezzo, acquistato tantissimi anni addietro, sempre con soldi pubblici, lasciato marcire nei pressi della stessa palestra comunale, trasformata da simbolo del benessere a icona del degrado e dell’abbandono.
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