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Santo Stefano di Rogliano, abbattere le tariffe idriche si può e si deve. Come? La ricetta delle opposizioni e la svogliatezza dell’amministrazione comunale ( cliccare qui per continuare a leggere)

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Santo Stefano.  Abbattere le tariffe idriche si può e si deve. Come?  La ricetta delle opposizioni  e la svogliatezza dell’amministrazione comunale.

Ridurre drasticamente il peso tariffario sarà  possibile a condizione che vengano recuperate risorse economiche per completare opere già  avviate dalle passate amministrazioni,  per concretizzare sul territorio ricco di sorgenti di acqua, opere   infrastrutturali  di captazione di sorgenti, adduzione, potabilizzazione e distribuzione.

Ridurre  gli alti costi  del servizio  idrico  sarà   possibile solo     se il Comune   uscirà    dal suo “pantano”  in cui vive da  diverse  legislature,  recuperando le  idee, i  progetti e le opere avviate dalle passate amministrazioni comunali.

Il territorio è ricco di sorgenti – fanno sapere dall’opposizione-  e l’acqua che sgorga  è  sufficiente a  garantire alla popolazione   una cospicua  risorsa idrica capace di rispondere in  gran parte  al  fabbisogno della comunità stessa.

Santo Stefano, peraltro,  è uno dei pochi  della zona ad essere  sprovvisto di una propria   fonte di approvvigionamento idrico .  L’acqua  che arriva ai rubinetti  delle famiglie santostefanesi viene  assicurata da una società mista a capitale pubblico  e la quota tariffaria stabilita  dal Comune è legata agli alti  costi gestionali del servizio, aggravati, peraltro,   dalle   dispersioni che si  registrano lungo la precaria  condotta , sottoposta a continui e dispendiosi  interventi  di ripristino delle rotture  che si verificano lungo l’ obsoleta  rete  interna.   

 Le amministrazioni comunali, rappresentate  da due legislatura da Lucia Nicoletti e dalle altre due precedenti, guidate da Antonio Orrico, entrambi  espressioni dell’Arcobaleno, non sono state  in grado di  portare a termine le opere già in parte realizzate dalle passate amministrazioni: l’acquedotto “Purrano”  che  avrebbe dovuto garantire l’apporto di  una notevole  quantità di acqua potabile è  stato abbandonato  a se stesso e nessun intervento o progetto ha avuto luogo per ripristinare  l’antico acquedotto del paese situato lungo la strada che conduce a Mangone.  A tutt’oggi, a distanza di mesi dalla specifica richiesta,  non è  stato fornito in consiglio comunale,  il risultato  delle analisi chimiche, fisiche e biologiche  dell’acqua che sgorga da questa sorgente, sollevando critiche da parte della stessa componente di minoranza.

La sorgente che alimenta l’antico acquedotto di Santo Stefano si individua lungo la strada che dalla piazza centrale del paese conduce  nel vicino Comune di Mangone.

Dominata da meravigliosi scenari naturali,   incastonata tra i  confini dei due Comuni, nella zona situata a pochi metri dal ponte che  delimita i confini,   sorge, infatti,   l’antica  fonte di acqua potabile utilizzata , nel passato per  le diverse  esigenze umane.

Immessa nella condotta che affiancava la strada, l’acqua della sorgente, ritenuta salubre e pura,    veniva raccolta in piccoli serbatoi  per alimentare i  due fontanili  della  Piazza  centrale del paese.

La generosità di questo territorio non si è spenta con gli anni e ancora oggi   la falda acquifera continua a  manifestare tutta la sua potenza energetica facendo emergere in superficie un consistente flusso di acqua gran parte del quale si disperde nei meandri della terra.

Contro l’indifferenza e la non curanza di chi dovrebbe tutelare questo  bene di utilità pubblica, l’acqua della  sorgente continua a sgorgare lungo questo pendio per essere immessa in un piccolo serbatoio, realizzato più di vent’anni addietro con lo scopo di riutilizzare questo bene, ritenuto un nutriente essenziale per l’uomo, una bevanda dalla formulazione complessa il cui approvvigionamento è fondamentale.

La diversificazione delle fonti  potrebbe  essere opportunità per  garantire a tuttele famiglie santostefanese  acqua di qualità, in quantità  e continuità. Il nostro unico interesse- sostengono dall’opposizione-   sarà quello di  conservare e valorizzare tutte le risorse idriche presenti nelle nostre montagne. E’ un obiettivo che  fa parte dei principali impegni che ci siamo assunti con i cittadini e con l’ambiente.

 In questi giorni – fanno sapere dall’opposizione – sarà organizzata una diretta fb  proponendo immagini  dal vivo, indirette che possono essere oggetto, come di consueto,   di   commenti, critiche e rilievi.