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Sanità calabrese, I Sindaci calabresi manifestano a Roma

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Sanità calabrese, I Sindaci calabresi manifestano,  oggi pomeriggio 19 novembre,  a Roma davanti la sede del Parlamento. Oggi pomeriggio una delegazione di sindaci incontrerà il Presidente del Consiglio, Giuseppe  Conte.

Secondo quanto dichiarato dal rappresentante dell’Anci Calabria, Francesco Candia, il numero dei Sindaci che parteciperanno  alla manifestazione  saranno almeno 200.

Tantissime, quindi, le  adesioni per l’iniziativa promossa da Anci Calabria e sostenuta dai cinque sindaci dei capoluoghi di provincia. Gli amministratori locali calabresi sollecitano risposte efficaci ed efficienti  di fronte alla crisi della sanità regionale.

Il sit-in è previsto nei pressi di Montecitorio e  le ragioni  racchiuse nella manifestazioni sono fondate sulla materia  sanitaria anche alla luce degli ultimi accadimenti che hanno riguardato le nomine e le dimissioni a ripetizione dei Commissari ad acta e sia di esprimersi sulla conversione in legge del Decreto Calabria.

Alla manifestazione dei Sindaci  parteciperanno anche  parlamentari eletti nella regione che hanno  fornito  la loro adesione.

La manifestazione è finalizzata ad ottenere delle specifiche integrazioni da recepire in sede di conversione in Legge del “Decreto Legge Calabria”. A partire dal definire, insieme, le linee principali di azione per esautorare il prima possibile, emergenza permettendo, la lunga fase commissariale, costruendo insieme le condizioni per il pareggio di bilancio ed innalzamento dei LEA, così da avviare – definitivamente – una nuova stagione della tutela della salute dei cittadini calabresi e del rilancio della sanità pubblica regionale stessa;
ripianamento totale del debito storico (certificato e sommerso) del settore sanità calabrese
determinatosi nei periodi commissariali; superamento delle barriere poste dall’art.11 del
precedente provvedimento “Calabria” prevedendo uno sblocco, definitivo, del Turn-over per
permettere così, alla sanità territoriale ed ospedaliera, di dotarsi del personale amministrativo, medico e paramedico numericamente necessario; contestuale acquisto delle necessarie strumentazioni elettromedicali per riattivazione degli ospedali dismessi e potenziamento delle capacità degli ospedali Spoke, di “confine” e di quelli Generali, nonché dei Dipartimenti di Prevenzione, con riguardo alla medicina territoriale e potenziamento delle Usca.