Oggi sabato 26 giugno 2021 ricorre la XXXIII Giornata Internazionale contro l’Abuso di Droghe e il Traffico Illecito (International Day against Drug Abuse and Illicit Trafficking), istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987. La ricorrenza vuole riservare un lasso di tempo da dedicare alla sensibilizzazione nei confronti di un argomento di grande interesse internazionale ed evidenziare i pericoli connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti. Un fenomeno che in questo periodo di pandemia da Covid 19 non accenna a diminuire, determinando conseguenze e ripercusioni sulla salute del singolo e della collettività, sui processi di mantenimento della legalità e sull’incremento di risorse verso la criminalità organizzata.I dati dei reparti ospedalieri di emergenza sui danni acuti correlati al consumo di droga permettono di capire meglio l’influenza del consumo di stupefacenti sulla salute pubblica in Europa. I ricoveri per tossicità acuta correlata al consumo di droghe testimoniano il dramma legato al consumo delle droghe, a questa dolorosa piaga sociale che interessa varie fasce di età. I dati che emergono dalle statistiche e dagli studi dovrebbero allarmarci. Al consumo delle trtadizionali sostanze psicotrope nel 2019, eroina e cocaina o crack , si rilevano consumi legati all’introduzione di nuovi allucinogeni per lo più sintetici meno tracciabili (32 Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), 19 delle quali sconosciute in tutta Europa) piuttosto elevato (Relazione annuale al parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2020 (dati 2019); http://www.politicheantidroga.gov.it/media/2984/relazione-annuale-al-par…): 373 morti per overdose (+11%) di cui 169 a causa dell’eroina; 7.480 ospedalizzazioni direttamente droga-correlate; 27.913 persone trattate dai servizi pubblici per le dipendenze per uso primario di cocaina; 3.384 denunce legate al traffico di eroina; i quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrati risultano superiori a 100 kg ogni 100.000 residenti in Calabria, Sardegna, Puglia, Toscana e Sicilia e raggiungono i 379 Kg pro-capite in Liguria; le attività economiche connesse al mercato delle sostanze psicoattive illegali sono stimate intorno ai 15,8 miliardi di euro.
Di fronte a questo dramma le agenzie educative e formative, le associazioni e le istituzioni, non possono rallentare l’impegno a divulgare i pericoli relativi all’assunzione di sostanze stupefacenti, non devono abbassare la guardia nel denunciare reti criminali che ruotano attorno al fenomeno dell’industria della droga e alla sua diffusione. Agire sulla prevenzione, sulla formazione di una moderna coscienza collettiva è importante per attenuare i danni derivanti dal consumo di queste sostanze. I dati attuali rilevano come il numero di sequestri e il volume delle stesse sostanze hanno raggiunto livelli record. Il ricavato della vendita al dettaglio di droghe illecite è stimato attualmente oltre 500 000 milioni di dollari l’anno. Si tratta di un importo superiore ai bilanci nazionali di molti paesi. In questa giornata vogliamo ricordare tutti coloro che in modo continuo e costante risultano impegnati a svolgere un’ azione educativa e preventiva tra le nuove generazioni. Vogliamo ricordare tutti coloro che impegnati nella lotta contro le droghe e le organizzazioni mafiose mettono a repentaglio la propria incolumità per difendere la collettività dal veleno della tossicità e dalle malattie che ne derivano (HIV, epatite etc.). In questa ricorrenza, infine, il pensiero è rivolto a rammentare la memoria di quanti hanno perso la vita per difendere la società da questo male, per estirpare dalle mani della ndrangheta questa ulteriore arma di sofferenza e di morte.
Tra queste figure si annovera la giornalista irlandese Veronica Guerin (Dublino, 5 luglio 1958 – Dublino, 26 giugno 1996) , divenuta famosa per la sua lotta al narcotraffico negli anni in cui l’Irlanda si trovava all’apice del consumo di droga. Veronica Guerin non esitò a denunciare vari trafficanti, cosa che la rese vittima di un brutale omicidio. Nel 2000 è stata indicata come uno dei 50 eroi della libertà di stampa nel mondo da parte dell’International Press Institute.
La giornalista era stata più volte minacciata per i dossier pubblicati sui periodici irlandesi che inchiodavano alcuni narcotrafficanti e boss negli anni ‘90. Appena due giorni dopo il suo vile assassinio, Veronica Guerin avrebbe dovuto parlare al Freedom forum a Londra; il tema scelto in qualità di relatrice sarebbe stato “Morire per dire la verità: giornalisti in pericolo”. Dopo l’assassinio lo sdegno di molti cittadini irlandesi determinò una reazione violenta nei confronti dei narcotrafficanti costringendo molti boss alla fuga in altri Paesi.
Molte persone, comunque, che prendono parte al mercato della droga sono loro stesse vittime di violenza e intimidazione o sono dipendente da droghe. Un esempio di questo fenomeno sono i “muli” della droga che rivestono il ruolo più visibile e rischioso nella catena della fornitura e della consegna.
Le droghe stanno consumando i valori del vivere insieme, generando crimine e buttando nella sofferenza molta parte della gioventù e delle famiglie nonchè il futuro stesso delle comunità.
Per ridurre efficacemente il consumo e prevenire gli effetti nocivi legati all’uso di droghe e alle politiche di controllo delle droghe, è importante elevare il controllo sociale, incentivare l’attenzione sui processi socializzanti, innalzando barriere contro la diffusione di questi veleni, aumentare gli investimenti nella ricerca e nell’analisi sull’impatto delle diverse politiche e programmi. Non criminalizzare la persona che fa uso di droghe (vittima) ma far comprendere che la salute è un bene da tutelare, difendere e promuovere. Ricercare e individuare nel contempo un insieme di politiche e programmi sulle droghe tesi a ridurre al minimo i danni sanitari e sociali e a massimizzare la sicurezza individuale e nazionale.
E’ altresì importante investire ad ogni livello istituzionale e concentrare gli interventi repressivi contro la violenta criminalità organizzata e i trafficanti di droga, al fine di ridurre i danni associati al mercato illecito della droga. Così come è rilevante fornire un’informazione corretta senza tubù e pregiudizi, avvalendosi delle ricerche scientifiche.
In un rapporto pubblicato da The Lancet nel 2007, un team di scienziati ha cercato di classificare una serie di sostanze psicoattive secondo i danni reali e potenziali che potrebbero causare alla società. Il grafico a destra riassume i risultati e contrasta con la serietà con la quale le sostanze vengono trattate nell’ambito del sistema globale di controllo della droga. Il rapporto
mostra come le categorie di pericolosità attribuite alle varie sostanze nei trattati internazionali debbano essere riesaminate alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. E’ urgente recuperare risorse, investire e concentrare interventi repressivi contro la violenta criminalità organizzata e i trafficanti di droga, al fine di ridurre i danni associati al mercato illecito della droga.. Ricordiamo che criminalità e droga sono frutto di una società priva di legalità.Vivere nella legalità significa essere cittadini impegnati per il bene comune e custodire la vita di tutti, nonché la propria. Significa anche riconoscere il sacrificio di chi ha lottato per la libertà del nostro Paese contro le infiltrazioni del potere criminale, mafioso e dittatoriale.
La droga non toglie solo libertà, ma spinge l’uomo verso la schiavitù.
Il dilagare, purtroppo, del mercato delle sostanze stupefacenti, sono la conseguenza anche della rassegnazione della gente di fronte allo svuotamento valoriale della società. La giornata odierna ci offre la possibilità di riflettere sul fatto che l’impegno verso la promozione della salute passa soprattutto attraverso la lotta alla criminalità organizzata impegnata nella diffusione dell’industria della droga, nel lucrare profitto, spargendo sofferenze, morte fisica o psicologica.
Fonte: Rapporto della Commissione Globale per la politica sulle droghe