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PRESENTATO IL LIBRO SU LORENZO DIANO

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“ Lorenzo Diano- dal Lager di Sandbostel al dramma fecondo del ricordo”: nella sala consiliare del Comune di S. Stefano di Rogliano, gremita da un pubblico attento ed emotivamente coinvolto, è stato presentato il libro, curato da Eugenio Maria Gallo (Luigi Pellegrini editore), dedicato a Lorenzo Diano e a quanti come Lui “hanno lottato per i valori umani e per la libertà”.
L’Autore, con grande amabilità ha ricordato la figura umana e professionale, i meriti, gli esempi, le meditazioni e le vicissitudini di Lorenzo Diano, protagonista delle pagine a Lui riservate. Il volume, con un linguaggio narrativo e colloquiale, riporta tratti salienti dell’intenso vissuto esperienziale. Emerge soprattutto il dramma del campo di prigionia di Sandbostel dove “seppe vivere con responsabilità e con pieno auto dominio le vicissitudini del campo, comportandosi sempre da uomo libero, corretto, giusto e solidale con i compagni di internamento, non solo con quelli italiani, ma anche con quelli di altri Paesi”. In questo luogo di sofferenze umane c’erano altri intellettuali “che, in seguito avrebbero fatto parlare di sé ed avrebbero rivestito ruoli importanti nella vita pubblica, dell’arte, del teatro, della letteratura e del giornalismo. Oltre a Giovannino Guareschi c’erano il prof. Lazzari, rettore dell’Università Cattolica di Milano, Alessandro Natta , deputato al parlamento italiano e segretario del PCI, l’attore Gianrico Tedeschi ed il poeta Clemente Rebor. Giovane ufficiale medico, Lorenzo Diano , era amante dell’arte della musica che – scriveva- qualche decennio dopo- è più vicina a Dio e noi, mentre dimostriamo Dio mediante la ragione, intuiamo Dio mediante il sentimento che zampilla dalla musica, dalla poesia, dalle arti figurative”. Lorenzo nacque a Gioiosa Jonica il 26 ottobre 1909. Fu medico condotto a Belsito, dove incontrò la donna con la quale convolò a nozze e dalla quale ebbe due figli, Saverio e Paola.
Radiologo a Cosenza, tenente medico del regio Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, fu fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943. Si rifiutò di collaborare con i nazifascisti, venne deportato in Polonia (Siedelche) e successivamente trasferito nel campo di concentramento di Sambostel (Germania), dove rimase sino alla primavera del 1945. Uomo di immensa statura culturale e di fede, Lorenzo Diano ha vissuto la sua esistenza professionale nella città Bruzia e successivamente nel Comune di S. Stefano di Rogliano (CS) dove rimase fino al decesso, avvenuto il 2 luglio 2004. Era stato presidente diocesano dell’Azione Cattolica e componente dell’Associazione Medici Cattolici.
La manifestazione culturale ha visto partecipi esponenti della vita politica istituzionale del Comune di S. Stefano di Rogliano, tra cui la Sindaca Lucia Nicoletti che ha porto i saluti ai presenti, la professoressa Carla Lupia, l’insegnante emerito Ciro Servillo, il dirigente scolastico emerito Mario Mazzei. Le conclusioni sono state tratte dallo stesso autore del libro, Eugenio Maria Gallo e da Don Saverio Diano, sacerdote e figlio di Lorenzo Diano.
Erano presenti, inoltre, la figlia Paola, la nipote Miriam Campone, i familiari, gli amici e stimatori dell’uomo di scienza e di fede capace di imprimere beatitudine spirituale a tutti i suoi interlocutori. Doti e virtù sottolineate anche da altri cittadini che si sono avvicendati al microfono per testimoniare sentita ammirazione nei confronti del dott. Lorenzo Diano