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Orsara di Puglia, un piccolo borgo situato nei Monti Dauni, si prepara a celebrare i suoi cinque ultracentenari.

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In questo contesto, non è solo Orsara a festeggiare, ma simbolicamente anche tutti gli italiani, che celebrano la saggezza e la vita degli anziani centenari. La persona più longeva del paese è Carmela Zullo, che ha già raggiunto i 103 anni e, il prossimo 11 novembre, avrà la possibilità di festeggiare il suo 104° compleanno. Il 22 novembre, Luisa Frisoli festeggerà un secolo di vita, mentre il 14 gennaio e il 19 febbraio 2025, saranno rispettivamente Fedele Del Sonno e Maria Incoronata Terlizzi a tagliare il traguardo dei 100 anni.

Nei giorni passati, tutti e cinque si sono riuniti per una foto e hanno partecipato a un incontro presso la Biblioteca di Comunità: un’anteprima di una serie di celebrazioni, in cui, se unite, le loro torte avrebbero più di 500 candeline. La notevole presenza di ultracentenari a Orsara di Puglia può essere collegata alla ricca presenza di selenio nei suoi terreni e prodotti agricoli, una sostanza in grado di proteggere l’organismo umano da patologie degenerative e cardiovascolari legate all’età, definito da alcuni come un “elisir di lunga vita”.

«I nostri centenari – ha detto il sindaco Mario Simonelli – condividono storie e stili di vita simili, caratterizzati principalmente dalla vita rurale, dal consumo moderato di alimenti locali e dall’allenamento alla fatica. Inoltre, rispettano il tempo scandito dai cicli delle coltivazioni e dalle festività. Il segreto, se esiste, è la semplicità».

Riflessione sociologica sul vivere bene

La celebrazione degli ultracentenari residenti nel piccolo borgo, offre un interessante spunto per riflessioni sociologiche sul concetto di “vivere bene”. Nell’era in cui la ricerca del benessere spesso si traduce in consumismo e stili di vita frenetici, la longevità di queste persone suggerisce che il benessere individuale e collettivo può derivare da uno stile di vita più semplice, radicato nella comunità, connessa con l’ambiente naturale.

In particolare, il legame con la terra, il rispetto dei cicli naturali e l’importanza della famiglia e delle relazioni sociali emergono come elementi chiave. L’adesione a un’alimentazione sana e locale, insieme a un’attività fisica regolare, contribuiscono a una vita sana e prolungata. Inoltre, la comunità, rappresentata dai festeggiamenti e dal sostegno reciproco, rivela come il benessere non sia solo una questione individuale, ma un risultato delle interazioni sociali e della solidarietà.

Promuovere stili di vita che enfatizzano l’importanza delle relazioni interpersonali, della sostenibilità e della connessione con la natura potrebbe incentivare un maggiore benessere individuale e collettivo. Di fronte alle sfide contemporanee, queste pratiche tradizionali possono fornire un antidoto all’isolamento e alla disconnessione sociale, suggerendo che la vera ricchezza risiede nelle esperienze condivise e nella semplicità del quotidiano.