Ordinanza scuola. Spirlì: la difenderemo fino alla cassazione E riguardo agli asili che rimangono aperti: “Non è stata una dimenticanza o una cinica decisione ma, semplicemente, non rientrano nella scuola dell’obbligo”.
Questa volta la regione non intende demordere di fronte ad eventuali ricorsi avverso l’ordinanza sulla sospensione, in presenza, di tutte le attività scolastiche, di ogni ordine e grado- servizi dell’infanzia esclusi – dal 7 al 15 gennaio 2021” Difenderemo questa ordinanza da eventuali ricorsi al Tar fino alla Cassazione”. Questa volta la regione non si fermerà , fa sapere il presidente ff, Spirlì, “ e vediamo se una decina di famiglie possono decidere su un’intera regione”.
Per quanto concerne gli asili precisa che non si è trattato di una dimenticanza o una cinica decisione ma, semplicemente, perché non rientrano nella scuola dell’obbligo. Ogni genitore- ha detto- può decidere di non mandarli. Gli insegnanti della scuola dell’infanzia sono tutelati come tutti gli altri. Se esiste un problema in un comune che supera i contagi, basta- ha concluso il Presidente ff, Spirlì- l’ordinanza di un sindaco per chiudere anche gli asili.