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Oltre ottomila ettari di foreste italiane sono stati proclamati patrimonio dell’Umanità Unesco. Riconosciuto “i caratteri ecologici peculiari di ulteriori faggete vetuste mediterranee nei parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino”.

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Oltre ottomila ettari di foreste italiane sono stati proclamati patrimonio dell’Umanità Unesco: vi sono anche “faggete vetuste mediterranee nei parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino”. Il comitato del patrimonio mondiale – secondo quanto reso noto dal Ministero della Transizione ecologica – si è riunito a Fuzhou, in Cina.

Lo rende noto il Ministero della Transizione ecologica spiegando che lo ha deciso oggi la 44/a sessione del Comitato del patrimonio mondiale che, in occasione dei lavori tenuti a Fuzhou in Cina, ha riconosciuto “i caratteri ecologici peculiari di ulteriori faggete vetuste mediterranee nei parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino”.Il nostro Paese “e’ tra i pochi Paesi che hanno ottenuto, dall’organismo di valutazione prima e dal comitato Unesco oggi, un giudizio pienamente favorevole su tutte le estensioni proposte, senza raccomandazioni specifiche sulla relativa gestione o sullo stato di conservazione“, osserva il Mite. Si tratta di un riconoscimento “che suggella l’iniziativa internazionale seguita dal ministero della Transizione ecologica, con il coordinamento operativo del Parco nazionale Lazio, Abruzzo e Molise, in cooperazione con altri Paesi europei (Bosnia-Erzegovina, Francia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica ceca, Serbia, Slovacchia, Svizzera), per l’estensione del sito transnazionale naturale delle Antiche faggete d’Europa – spiega il dicastero – L’estensione, infatti, ha permesso l’inclusione nel sito seriale Unesco di ecosistemi forestali mediterranei dominati dal faggio collocati nei settori piu’ meridionali (Aspromonte), oro mediterranei /subalpini (Pollino) e di piu’ a bassa quota (Sfilzi) della rete delle ‘Faggete vetuste d’Europa’”.

Il 25 febbraio dello scorso anno , a Parigi , presso  l’Unesco, vi era stata   la  presentazione ufficiale del dossier per il riconoscimento delle faggete vetuste, considerate uniche per il profilo naturalistico, all’interno del sito Patrimonio Mondiale Naturale “The Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”.

Tre le candidature italiane presenti nella proposta della nuova  estensione:

  • la faggeta “Pollinello”, estensione di quella di “Cozzo Ferriero” già facente parte del sito, nel Parco Nazionale del Pollino;

  • la foresta “Valle Infernale” nel Parco nazionale dell’Aspromonte;

  • un’ulteriore parte della “Foresta Umbra”, già riconosciuta.