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Oggi 15 maggio 2023, ricorre la Giornata Mondiale delle famiglie. Il ruolo delle istituzioni e della comunità per sostenere e promuovere il ruolo delle famiglie nei contesti locali.

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Giornata mondiale delle famiglie: proclamata nel 1994 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), oggi,  lunedì 15 maggio 2023, si celebra la sua ricorrenza. Quest’anno, la Giornata Mondiale delle  Famiglie assume un nuovo significato alla luce delle sfide e dei cambiamenti che la società sta affrontando.

La famiglia di Belelli (wikipedia)

La famiglia è stata definita come “il fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”. Tuttavia, il concetto di famiglia sta subendo trasformazioni significative. Si discute sempre di più sugli equilibri affettivi, sull’importanza di conciliare esigenze lavorative e familiari e sui cambiamenti che hanno modificato i tradizionali sistemi familiari.

Inoltre, mentre il mondo continua a cambiare rapidamente, anche le funzioni della famiglia stanno evolvendo. I modi di stare insieme sono mutati rispetto al passato e definire oggi la famiglia diventa alquanto complesso rispetto alle comunità del passato.

Emergono dati preoccupanti dagli studi di ricerca effettuati nel nostro Paese, i quali testimoniano un crollo delle nascite. Ogni anno si raggiunge un record negativo e la famiglia numerosa sta diventando sempre più un’utopia. Questo contesto richiede un impegno sostanziale da parte delle istituzioni e della politica per tutelare i diritti delle famiglie, garantendo sicurezza economica e diritti sul lavoro.

I dati recentemente forniti dall’ISTAT, alla terza edizione degli Stati generali della Natalità, descrivono una situazione  preoccupante: dal 2008 le nascite sono diminuite di 176.410 unità (-30,6%); il primo bimestre del 2023, confrontato con il primo bimestre del 2022,  rileva  un -0,4% della popolazione; nell’a.s. 2023/2024 si registreranno 130 mila studenti in meno.  È una  realtà che allarma da diversi punti di vista; una popolazione che invecchia è inesorabilmente destinata a collassare.  Il  calo  demografico è determinato da una serie di  cause  che convergono essenzialmente   verso l’ incertezza per il futuro determinata dalla precarietà. Ciascuna istituzione deve fare la sua parte, iniziando dal Comune e dalle stesse comunità locali, rammentando come sostiene il santo padre: ” “Le famiglie sono luoghi di accoglienza, e guai se venissero a mancare! Guai. Una società diventerebbe fredda e invivibile senza famiglie accoglienti. Sono un po’ il calore della società, queste famiglie accoglienti e generose.” (Papa Francesco)

Di fronte a questa situazione che preoccupata tutti, cosa può fare una comunità, un Comune che rappresenta la mia istituzione che la famiglia incontra nel suo quotidiano vivere sociale. Ecco alcuni punti su cui  l’ente locale  potrebbe intervenire per supportare le famiglie nella Giornata Mondiale della Famiglia:

  1. Politiche di sostegno economico: Il Comune può  destinare risorse del proprio bilancio  volte a sostenere le famiglie in difficoltà economica, come programmi di assistenza sociale, agevolazioni fiscali per le famiglie numerose o sussidi  e  spese energetiche.
  2. Iniziative per la conciliazione tra lavoro e famiglia: Il Comune può promuovere politiche e misure che agevolino la conciliazione tra responsabilità familiari e lavoro, ad esempio incoraggiando gli orari flessibili, lo smart working o la creazione di spazi di coworking con servizi per l’infanzia integrati.
  3. Supporto alle famiglie monoparentali: Il Comune può offrire servizi specifici per le famiglie monoparentali,  supporto emotivo, gruppi di sostegno e programmi di formazione professionale per favorire l’inclusione lavorativa.
  4.  Il Comune può organizzare eventi, attività ricreative e culturali rivolte alle famiglie, come festival, spettacoli teatrali, laboratori creativi e sportivi, promuovendo l’inclusione e il divertimento per tutte le fasce di età.
  5. Rete di supporto sociale: Il Comune può promuovere la creazione di una rete di sostegno sociale per le famiglie, collaborando con organizzazioni locali, associazioni di genitori, centri di consulenza familiare e altri servizi sociali per offrire servizi di consulenza, supporto psicologico e orientamento.
  6. Educazione e sensibilizzazione: Il Comune può svolgere un ruolo attivo nella promozione dell’educazione e della sensibilizzazione sulla famiglia, organizzando workshop, seminari e incontri informativi su temi come l’educazione dei figli, la salute familiare, la gestione del bilancio familiare e le relazioni affettive.
  7. Accessibilità ai servizi: Il Comune può lavorare per rendere i servizi pubblici e le infrastrutture accessibili e inclusivi per tutte le famiglie, comprese quelle con membri disabili o con esigenze particolari.

Questi sono solo alcuni esempi di azioni che il Comune potrebbe  intraprendere per  aiutare  le famiglie  e incentivare la partecipazione alla vita pubblica. È importante sottolineare che le iniziative possono variare a seconda delle esigenze, delle risorse specifiche nonchè dalla volontà politica  di ciascun Comune per  creare un ambiente favorevole  per raggiungere il benessere delle famiglie nella comunità.

Cosa dice la nostra Costituzione Italiana all’art. 29: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Dichiarazione universale dei diritti umani (1948)

Articolo 16

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.

Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950)

Articolo 12 – Diritto al matrimonio

A partire dall’età minima per contrarre matrimonio, l’uomo e la donna hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia secondo le leggi nazionali che regolano l’esercizio di tale diritto.

Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (1966)

Articolo 10

Gli Stati Parti del presente Patto riconoscono che:

1. La protezione e l’assistenza più ampia possibile devono essere accordate alla famiglia, che è il nucleo naturale e fondamentale della società, in particolare per la sua costituzione e fin quando essa abbia la responsabilità del mantenimento e dell’educazione di figli a suo carico. Il matrimonio deve essere celebrato con il libero consenso dei futuri coniugi.

2. Una protezione speciale deve essere accordata alle madri per un periodo di tempo ragionevole prima e dopo il parto. Le lavoratrici madri dovranno beneficiare, durante tale periodo, di un congedo retribuito o di un congedo accompagnato da adeguate prestazioni di sicurezza sociale.

3. Speciali misure di protezione e di assistenza devono essere prese in favore di tutti i fanciulli e gli adolescenti senza discriminazione alcuna per ragione di filiazione o per altre ragioni. (…)

Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (1981)

Articolo 18

1. La famiglia è l’elemento naturale e la base della società. Essa deve essere protetta dallo Stato che deve vegliare sulla sua salute fisica e morale.

2. Lo Stato ha l’obbligo di assistere la famiglia nella sua missione di custode della morale e dei valori tradizionali riconosciuti dalla comunità.

3. Lo Stato ha il dovere di provvedere alla eliminazione di qualsiasi discriminazione contro la donna e di assicurare la protezione dei diritti della donna e del bambino quali stipulati nelle dichiarazioni e nelle convenzioni internazionali.

4. Le persone anziane o con disabilità hanno diritto a misure speciali di protezione avuto riguardo ai loro bisogni fisici o morali.

Articolo 29

L’individuo ha inoltre il dovere:

1. Di preservare lo sviluppo armonioso della famiglia e di operare in favore della coesione e del rispetto di questa famiglia; di rispettare in ogni momento i suoi genitori, di nutrirli e di assisterli in caso di necessità; (…)

Articolo 27

1. Ogni individuo ha doveri verso la famiglia e verso la società, verso lo Stato e verso le altre collettività parimenti riconosciute e verso la comunità internazionale.

Convenzione internazionale sui diritti del bambino (1989)

Preambolo

(…) Convinti che la famiglia, unità fondamentale della società ed ambiente naturale per la crescita ed il benessere di tutti i suoi membri ed in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività, (…).

Carta araba dei diritti umani (2004)

Articolo 33

1. La famiglia è la naturale e fondamentale cellula della società; essa si fonda sul matrimonio tra un uomo e una donna. Uomini e donne in età per contrarre matrimonio hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, secondo le regole e condizioni del matrimonio. Nessun matrimonio può avere luogo senza il consenso di entrambi gli sposi. Le leggi vigenti regolano i diritti e i doveri dell’uomo e della donna quanto alla celebrazione del matrimonio, durante il matrimonio e allo scioglimento dello stesso.

2. Lo Stato e la società assicurano la protezione della famiglia, il rafforzamento dei vincoli familiari, la protezione dei suoi membri e la proibizione di ogni forma di violenza o di abuso nella relazione tra i suoi membri, in particolare verso le donne e i bambini. Essi inoltre assicurano la necessaria tutela e cura nei riguardi delle madri, dei bambini, delle persone anziane e delle persone con particolari necessità e appronteranno per gli adolescenti e i giovani le migliori opportunità di sviluppo fisico e mentale.

3. Gli stati parte adottano ogni necessario provvedimento legislativo, amministrativo e giudiziario per assicurare la protezione, la sopravvivenza, lo sviluppo e il benessere del bambino, in un contesto di libertà e dignità e assicureranno in ogni caso che il miglior interesse del bambino sia il criterio fondamentale rispetto ad ogni misura adottata nei suoi confronti, sia che si trattati di un minore a rischio di delinquenza sia che si tratti di un minorenne che ha commesso reati.

4. Gli Stati Parti adottano tutte le misure necessarie per garantire, in particolare ai giovani, il diritto di svolgere attività sportiva.

Articolo 34

2. Ogni lavoratore ha diritto al godimento di giuste e favorevoli condizioni di lavoro che assicurino una remunerazione adeguata ai suoi bisogni essenziali e a quelli della sua famiglia, (…).

Articolo 38

Ogni persona ha il diritto ad un livello di vita adeguato per sé e la propria famiglia, che assicuri il loro benessere e una vita dignitosa, in cui è compreso cibo, vestiario, alloggio, servizi e il diritto ad un ambiente sano. (…)

 

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000)

Articolo 9. Diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia

Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

Articolo 33. Vita familiare e vita professionale

1. È garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale.

2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l’adozione di un figlio.