E’ una ricorrenza a carattere mondiale orienteering, World Orienteering Day . Si tratta di una corsa dove l’aspetto più importante non è solo essere veloci, ma anche sapersi orientare. Coniuga sport e natura. Nato in Scandinavia all’inizio del secolo scorso che ha come scopo esplorare un territorio sconosciuto, normalmente nel bosco. È noto come “lo sport dei boschi” ed è in grado di mettere alla prova le capacità atletiche e mentali in un colpo solo. L’Orienteering è nato inizialmente come tecnica di addestramento riservata ai militari svedesi. La disciplina si è poi diffusa nel resto del mondo come sport aperto a tutti ed è stata riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1977. Oggi l’Orienteering si pratica nei 5 continenti e conta su 3 milioni di praticanti. Nel nostro Paese l’Orienteering ha mosso i primi passi nel 1967 in alcune regioni del nord ma viene considerato subito come uno sport dai valori “sani” in quanto garantisce a giovani ed anziani un’attività fisica e mentale. Dal 1986 la Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO) rappresenta il punto di riferimento per la disciplina in Italia e conta su 9.000 tesserati distribuiti in 170 società sul territorio nazionale. L’odierna ricorrenza ha lo scopo di diffondere questa disciplina e di incoraggiare tutti a praticarla almeno una volta. Può essere praticata da tutti attraverso i percorsi di diverso livello. Sia per bambini che per adulti, l’orientamento è un buon modo di tenersi in forma osservando le bellezze naturalistiche.
Lo sport dei boschi rappresenta una piacevole attività sportiva a contatto con la natura a tutte le età e in ogni luogo, basta infatti essere dotato di una bussola, di volontà, di socializzare, tanta voglia di divertirsi in compagnia all’aria aperta. Non a caso i maestri scandinavi lo hanno ribattezzato lo sport della famiglia. Buona giornata dell’orienteering.