Domenico Minniti detto Marco Ministro all’interno. Subentra ad Angelino Alfano che passa al Ministero degli esteri. Poco le novità rispetto al governo precedente. Nella composizione del governo non appaiono esponenti della componente Verdiniana che al Senato conta 18 senatori. . “Non voteremo la fiducia a un governo intenzionato a mantenere uno status quo”, affermano in una nota Denis Verdini e Enrico Zanetti. “Il governo continuano – deve assicurare il giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, senza rinunciare, in nome di pasticciate maggioranze, a quest’ultimo principio”. “Preferiamo l’originale alla fotocopia”.
La fragilità si ripresenta, quindi, come forma politica endemica dei governi nazionali partoriti in questi ultimi tempi, rispecchiando per certi versi la precarietà sociale in cui versa il Paese. Staremo a vedere come si svilupperanno gli eventi e le proposte che il nuovo governo si accinge a fornire alla crisi che attraversa il Paese.
Intanto si apprende che nella squadra del governo Gentiloni entra un ministro calabrese: Marco Minniti, già sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del precedente governo Renzi. Nato a Reggio Calabria, ha ricoperto il ruolo di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio ( governo D’Alema), successivamente è stato sottosegretario alla Difesa nel governo Amato e vice Ministro dell’interno con il governo Prodi.
Nel governo Letta e nel governo Renzi ha ricoperto l’incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai servizi segreti. Oggi 12 dicembre 2016 è stato nominato Ministro degli Interni.
Questa la composizione del nuovo governo annunciata dal premier Paolo Gentiloni. Ministri senza portafoglio: Anna Finocchiaro Rapporti Parlamento, Marianna Madia Semplificazione e P.A., Enrico Costa Affari Regionali. Claudio De Vincenti alla Coesione Territoriale e Mezzogiorno, Luca Lotti Sport. Con portafgolio Angelino Alfano agli Esteri, all’Interno Marco Minniti, alla Giustizia Andrea Orlando, alla Difesa Roberta Pinotti, all’Economia Giancarlo Padoan, allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. Alle Politiche agricole Maurizio Martina, all’Ambiente Gian Luca Galletti. Ai Trasporti Graziano Del Rio. Al Lavoro Giuliano Poletti. All’Istruzione Valeria Fedeli. Ai Beni Culturali Dario Franceschini. Alla Salute Beatrice Lorenzin.