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Mancini ricordato a Malito

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La figura e l’opera di Giacomo Mancini, ricordata a  MALITO,  nel corso di una partecipata manifestazione, organizzata in occasione  del centenario della sua nascita.

L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino, dott. Carmine Carpino e dall’associazione  “ Le ginestre”, si è svolta nella splendida cornice dell’Auditorium “ Peppino De Rosa”, alla presenza di familiari, parenti, amici, rappresentanti delle istituzioni e della comunità malitese alla quale è stato sempre profondamente legato come dimostrano le opere realizzate sul territorio grazie al suo  appassionato  intervento.

Figura storica del meridionalismo, figlio di Pietro Mancini, uno dei protagonisti del Partito Socialista Italiano,   il vissuto di Giacomo Mancini, uno dei pochi statisti della nostra Calabria,  è stato caratterizzato  dalle sue fervide battaglie condotte sui diritti civili:  si  colloca  in prima linea per le battaglie condotte per  l’introduzione nel nostro sistema normativo  del divorzio. Autonomista,  nenniano, segretario nazionale del PSI,  ministro più volte in vari governi nazionali,  alla sua attività di uomo di governo e tenace  uomo del sud,  si ascrive la realizzazione dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria, opera che sancisce la piena  e vera  integrazione della Calabria con il resto del Paese.   Mancini si ricorda per le sue  convinte battaglie, insieme a Tonino Guarasci, primo presidente della regione Calabria, anche Lui uomo del Savuto, per l’istituzione dell’Università degli Studi della Calabria e per il riscatto socio culturale della loro  terra.

Alla fine degli anni ’60, grazie alla sua presenza  al dicastero dei LLPP viene realizzata a Malito un’importante opera pubblica “ Cittadella dello Sport” comprendente il Centro Nuoto, campi da tennis, palla a volo, stadio comunale, verde attrezzato, insieme ad una moltitudine di infrastrutture  presenti sull’intero  del Savuto, territorio  posto a sud della Citta di Cosenza a cui da  primo cittadino della città Bruzia, eletto alla  carica il 1993,   guarda sempre con particolare  attenzione .

A distanza di anni dalla sua scomparsa l’uomo, il politico, lo statista  viene ricordato,  in particolar modo  dalla gente del Savuto con grande stima e sincera  ammirazione.