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Lunedì 25 aprile 2022, festa di Liberazione, di Resistenza, di Libertà e di democrazia. Il nostro pensiero è rivolto ai fratelli e alle sorelle che resistono all’esercito russo, con la speranza che presto si giunga alla Pace. Onoriamo in questa ricorrenza tutti i nostri Partigiani e quanti, in ogni luogo, si prodigano per difendere i valori della Libertà e della democrazia.

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Eugenio Garofalo, Partigiano- diciottenne, primo a destra del gruppo.

Lunedì 25 aprile 2022, festa di Liberazione, di Resistenza, di Libertà e di democrazia.  Il nostro pensiero,  in questa ricorrenza è  rivolto ai fratelli e alle sorelle che resistono all’esercito russo, con la speranza che presto si giunga alla Pace. Onoriamo in  questo 25 aprile  tutti i nostri Partigiani e quanti, in ogni luogo, si prodigano per difendere i grandi valori che stanno alla base el vivere insieme, in modo civile e rispettoso dell’altro. Quest’anno le celebrazioni assumono  una  maggiore  valenza,  una maggiore forza ideale e valoriale   a causa del conflitto che si sta consumando nel cuore dell’Europa,  istituzione costruita proprio  per porre fine ai ricorrenti e sanguinosi conflitti culminati nella Seconda guerra mondiale.  Parlare oggi di guerra,   vedere carri armati per le strade   di  un Paese collocato in Europa,  sembra un evento  anacronistico,  non appartenente alla nostra moderna società.  La  storia  sembrava aver  archiviato nei manuali di storia queste disumane  crudeltà,  oggi invece proposte  e commentate come se appartenessero alle pellicole di antichi film. Le  iniziative  in programma  indossano , oggi i colori dell’Ucraina, di un popolo unito  che con coraggio, tenacia e determinazione resiste alle forze  messe in campo dall’invasore.

Eugenio Garofalo ( ventenne) il Partigiano ,santostefanese,  combattente per la Libertà
Foglio matricolare del Partigiano, Eugenio Garofalo
Il nominativo del Partigiano Eugenio Garofalo riportato nel manifesto della Festività locale
Il giovane nipote del Partigiano, Eugenio Garofalo, mentre scopre una stele di marmo nel vicolo del centro storico di Santo Stefano di Rogliano

Le iniziative promosse in ogni angolo del nostro Paese e nella nostra regione Calabria,   sono tese  anche ad  onorare la memoria dei giovani partigiani calabresi:     tutte   veicolano   momenti di profonda riflessione e  di sincera  gratitudine nei confronti di chi ha dato  un rilevante apporto di energie alla lotta di liberazione,  contribuendo ad affermare  nel  Paese, nelle istituzioni,   la gioia di vivere i valori della libertà e della democrazia. La rete è uno degli strumenti per  veicolare pensieri,  gesti e impegni  in favore   della costruzione di  libertà, verso i valori che ruotano intorno  alla ricorrenza del  25 aprile.   Il web  è un luogo virtuale per divulgare e ricordare come un’alta percentuale delle formazioni partigiane  fosse composta da calabresi  che combatterono in Piemonte, sfatando l’opinione che i meridionali non avessero contribuito alla lotta di Liberazione e all’affermazione dell’Italia repubblicana.  Sovente si è trattato di giovani di leva,  assegnati nelle regioni del Nord che,   per credo e fedeltà agli ideali della libertà, abbracciarono la lotta partigiana,  sostenuti da famiglie del  luogo nel sostentamento solidale, abbattendo la cultura del pregiudizio  e dell’esclusione da parte di chi tenta  di far emergere elementi di  separazione tra Nord e Sud. Tra questi  giovani  di leva che parteciparono alla lotta partigiana e che furono testimonianze vive ed educative dei processi di umana solidarietà tra Nord e Sud, di divulgatore dei valori delle libertà individuali e collettive e del rispetto verso tutte le diversità come fonte di ricchezza socio culturale,  si annovera mio Padre, Eugenio Garofalo. a cui lo scorso anno  la sezione Associazione Partigiani di Cosenza,  ha  dedicato  una bellissima pagina, ricostruendo  la memoria,  arricchita da particolari inediti, documentati da fatti che onorano la gente di Calabria, la gente del Sud che ha contribuito a conquistare la libertà e la democrazia, garantendo a tutti la libertà di pensiero e di parola. Sovente, purtroppo,    alcuni  personaggi noti del giornalismo  utilizzano la loro penna e la libertà di  parola per bistrattare questa nostra  amata terra di Calabria,  dimostrando di non conoscere  la forza, le intelligenze e il coraggio racchiusi  nelle comunità che hanno affrontato a viso aperto le minacce ed i soprusi  della dittatura, combattendo anche  nelle terre piemontesi e del centro nord, senza tentennamenti e con spirito solidale. La Calabria e il meridione del paese meritano rispetto di fronte alla storia e di fronte all’unità del Paese. Orgoglioso di essere nato al Sud, fiero di aver avuto un padre Partigiano che nel Piemonte, nelle zone del vercellese, ha lottato per la libertà, ottenendo- come dimostra la corrispondenza- grande solidarietà dalle famiglie piemontesi con cui rimase legato fino al decesso. Grazie Anpi, grazie italiani, dovunque  vi troviate che lottate per le libertà, per la pace e  la giustizia sociale. In sintesi per le conquiste