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Lunedì 24 ottobre 2023, Giornata Mondiale dell’Informazione sullo sviluppo

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Lunedì  24 ottobre 2023 ricorre la  Giornata Mondiale dell’informazione sullo Sviluppo, istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.  Questa data  coincide con l’istituzione delle Nazioni Unite, avvenuta nel 1945, e con l’adozione, nel 1970, della Strategia Internazionale per lo Sviluppo. L’obiettivo è  di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulle problematiche riguardanti lo sviluppo e sulla necessità di incoraggiare nuovi sforzi nel campo della cooperazione internazionale. E’ importante ricordare in questa giornata  quanto recita il primo articolo della Dichiarazione sul Diritto allo Sviluppo, adottata nel 1986: “Il diritto allo sviluppo è un diritto umano inalienabile in virtù del quale ogni persona umana e tutti i popoli sono legittimati a partecipare, a contribuire e a beneficiare dello sviluppo economico, sociale, culturale e politico, in cui tutti i diritti umani e tutte le libertà fondamentali possano essere pienamente realizzati”.  Il primo articolo, assume, quindi,  proporzioni inimmaginabili e sottintende un impegno concreto e costante da parte di ciascuno di noi. Su questo versante anche l’Europa si è impegnata a sostenere lo Sviluppo tramite la Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, Decisione (UE) n. 472/2014, che proclama il 2015 come Anno Europeo per lo Sviluppo.

La diffusione  delle informazioni rappresenta un elemento cruciale nel promuovere lo sviluppo economico, un elemento a sua volta fondamentale per migliorare il benessere  delle comunità.  Gli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno un profondo impatto sul modo in cui i cittadini partecipano sia alla sfera pubblica che a quella privata, oltre a influenzare il modo in cui i governi erogano servizi e le aziende comunicano con i consumatori. In particolare, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno il potenziale di stimolare una crescita economica inclusiva, equa e sostenibile, contribuendo così all’eliminazione della povertà e all’inclusione sociale, oltre a facilitare lo sviluppo di politiche innovative. Questi sforzi sono essenziali per promuovere l’integrazione economica globale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e sottosviluppati.

Il rapporto biennale del Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite offre una valutazione completa dell’uso e del potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nel trasformare il settore pubblico, migliorandone l’efficienza, la trasparenza, l’accessibilità ai servizi e la partecipazione dei cittadini nei 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Uno degli obiettivi principali dell’Indagine sull’e-government del 2016 è comprendere come le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e l’amministrazione digitale possano contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.

Secondo questa indagine, tutti i paesi del mondo stanno gradualmente adottando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per erogare servizi e coinvolgere la popolazione nei processi decisionali. Tuttavia, vi sono notevoli disparità tra gli Stati dovute a questioni quali l’accesso limitato alle tecnologie, la povertà e l’ingiustizia sociale, che impediscono alle popolazioni di molti paesi di sfruttare il potenziale delle informazioni digitalizzate per uno sviluppo sostenibile. L’effettivo utilizzo delle tecnologie da parte dei governi può aiutare le persone a godere appieno dei propri diritti sociali, creando contemporaneamente una società trasparente che offra opportunità per tutti i cittadini. Per realizzare il massimo impatto dell’e-government per uno sviluppo sostenibile, è necessario implementare misure che garantiscono l’accesso e la disponibilità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, rendendo le istituzioni pubbliche più efficienti e pronte a rispondere alle esigenze sociali. La comunità internazionale concorda sulla necessità di intensificare gli sforzi al fine di garantire l’accesso alla digitalizzazione nei paesi più svantaggiati. È essenziale assicurare che la lotta alla povertà, la tutela della salute e del benessere, l’accesso all’istruzione e la riduzione delle disuguaglianze – obiettivi cruciali per lo sviluppo sostenibile – siano al centro degli sforzi volti a potenziare l’informazione e la comunicazione, nonché a realizzare la trasformazione richiesta dall’Agenda 2030. Inoltre, è fondamentale promuovere l’inclusione dei paesi in via di sviluppo e sottosviluppati nei dibattiti internazionali, in modo da incentivare gli investimenti nelle infrastrutture e sostenere parallelamente lo sviluppo sostenibile e l’ampio accesso ai servizi ad esso associati.