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LUNEDÌ 21 DICEMBRE 2020, oggi festeggiamo San Pietro Canisio. Memoria del giorno

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San Pietro Canisio, sacerdote della Compagnia di Gesù e dottore della Chiesa.

8 maggio 1521 – 21 dicembre 1957

Altri Santi

San Michea, profeta; beato Domenico Spadafora, sacerdote.

Nasce  l’8 maggio 1521 a Nimega,  principale città della Gpheldria. Riceve la prima istituzione umanistica in patria; frequenta nel 1535 all’Università di Colonia dove studia retorica, filosofia e diritto civile e canonico, laureandosi nel 1540 magister artium, o dottore in filosofia. Durante il suo soggiorno a Colonia Canisio subisce l’influenza del mistico brabantino Nicolaus van Esch e quella del compagno di Ignazio di Loyola Pierre Favre; entra nella Compagnia di Gesù, approvata appena tre anni prima: diviene così il primo gesuita tedesco.  A Colonia installò in segreto il Favre e altri 10 compagni costituendovi la prima comunità di gesuiti in Germania. Era l’inizio di quell’azione combattiva che egli condurrà poi per tutta la vita.  Più tardi, l’attiva predicazione e l’opera svolta consente di ottenere una certa fama: viene inviato al campo imperiale, nel 1547, per trattare, insieme con altri, con le autorità dell’impero la questione dell’apostata vescovo di Colonia Hermann von Wied.

Da qui comincia la definitiva ascesa del giovane gesuita. Venuto a contatto e divenuto amico del cardinale d’Augusta, Ottone di Waldburg, personaggio allora influentissimo, comincia a farsi strada nell’ordine. Inviato nel 1547 a Trento, poi a Bologna, al Concilio, emerse accanto ai tre rappresentanti gesuiti, Diego Laínez, Alfonso Salmerón, Claude Jay. Ignazio di Loyola stesso, venuto a conoscenza del suo valore e della sua opera, lo chiama a Roma e poi lo manda a Messina come maestro di retorica e predicatore.Questa fase dura poco.  Nel 1549 viene  inviato dallo stesso Ignazio all’Università bavarese di Ingolstadt. Di questa città e dell’università egli riusce lentamente a fare le roccheforti della Controriforma e della restaurazione cattolica e più tardi il principale centro dell’ortodossia cattolica in Germania, di fronte a Jena, centro del luteranesimo rigido.

Aggiunge, alla sua immensa operosità di missionario e, in parte, di diplomatico anche, frutto del suo ingegno e dei suoi studi, uno dei più potenti strumenti di istruzione, di educazione e di propaganda cattolica, ossia la famosa Summa del 1555 (diffusa in Austria sotto il nome di Cathechismus Ferdinandi).  Nel 1580 fonda un altro collegio a Friburgo in Svizzera. Dedica gli ultimi anni alla predicazione: morì il 21 dicembre 1597 nel collegio da lui fondato a Friburgo.

Dopo la sua morte  iniziano a correre voci di miracoli: ma solo nel secolo seguente incominciano le ricerche per la sua beatificazione.  Il 20 novembre 1869 si tiene in San Pietro la solenne beatificazione.  Viene dichiarato dottore della Chiesa il 14 maggio 1925.

Le opere più rilevanti, quelle per cui egli riesce ad esercitare una grande influenza spirituale e morale sul suo tempo, sono, oltre alla Summa doctrinae christianae… in usum Christianae pueritiae (Vienna 1555, ma l’ed. definitiva è quella di Colonia del 1556), il Parvus Catechismus Catholicorum (Colonia 1558, ed. critica di F. Streicher; Monaco 1933, apparso pure in traduzione tedesca, Dillingen 1560), che è un compendio della Summa e che godette di larghissimo favore; inoltre la confutazione dei Centuriatori di Magdeburgo, che, incompiuta, consta di due parti (Commentariorum de Verbi Dei liber primusin quo de Sanctissimi Praecursoris Domini Joannis Baptistae Historia evangelica pertractatur, Dillingen 1571; De Maria Virgine… libri quinque, Ingolstadt 1577) unite poi in un’opera sola in due volumi Commentariorum de Verbis corruptelis (1583).

Tra le altre opere del Canisio si rammentano le Lectiones et Predicationes Ecclesiasticae (Ingolstadt 1556); i Principia Grammatices (ivi 1556); le Institutiones et Exercitamenta christianae pietatis (Anversa 1566); Notae in Evangelicas lectiones (Friburgo 1591); l’Enchiridion pietatis quo ad precandum Deum instruitur princeps catholicus pietatis quo ad precandum Deum instruitur princeps catholicus pietatis quo ad precandum Deum instruitur princeps catholicus, dedicato al futuro imperatore Ferdinando II, ma pubblicato solo nel 1751 (s. a.); e una quantità di altri scritti, in latino e in tedesco, di carattere soprattutto ascetico educativo.Importanti sono ancora le Epistulae et Acta Petri Canisii, a cura di O. Braunsberger (voll. 8, Friburgo in Brisgovia1891_1923.

PREGHIERA. Dio, che per difendere la fede cattolica fortificasti il beato tuo confessore Pietro, concedi propizio che, mercè i suoi esempi ed insegnamenti, gli erranti si ravvedano ed i fedeli perseverino nel professare la verità.

Avvenimenti del 21 dicembre

 1937– Anteprima di Biancaneve e o setti nani  al Cartthai Crcle Tehaterdi  Hollwood

1984 In Irlanda viene approvato il Republic of Ireland Act

1958 Sharles de Gaulle  viene eletto primo presidente della quinta repubblica francese

1966 Lancio della sonda sovietica Luna 13

1968 Lancio dell’Apollo 8

1992 Polonia, repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria creano una zona di libero scambio

21 dicembre 2010, addio a Enzo Bearzot

                                                                                                        Lo storico allenatore della Nazionale muore a 83 anni
                                                                                         Sotto la sua guida gli Azzurri hanno vinto i Mondiali di calcio nel 1982.