E’il 255° giorno del calendario gregoriano. Mancano 110 giorni alla fine dell’anno. Santi del giorno: Proto e Giacinto. Martiri di Roma
Etimologia: Giaginto, il nome deriva dal greco Hyakinthos e si riferisce al fiore “giacinto”. Nella mitologia greca Giacinto era un giovane amato da Apollo. Un giorno per sbaglio Apollo ferì a morte Giacinto giocando al lancio del disco: cercò di rianimarlo ma non ci riuscì; decise quindi di trasformarlo in uno splendido fiore dal colore rosso porpora (come il sangue che Giacinto aveva versato).
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco.
AVVENNE OGGI
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1795. Viene inaugurata in Inghilterra la Little Eaton Gangaway, prototipo di tranvia a cavalli lunga 10 chilometri, per il trasporto del carbone.
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1802 – Fine della Repubblica Subalpina, il Piemonte è annesso all’Imperofrancese
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1906 – Il Mahatma Gandhi durante una protesta all’Empire Theatre of Varieties di Johannesburg, adotta per la prima volta la sua metodologia della satyagraha, chiamando i suoi compagni a sfidare la nuova legge e a subire le punizioni previste, senza ricorrere alla violenza[1]
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1961 – Nasce il WWF: Nel 1961 sedici tra i più noti naturalisti del mondo si riunirono a Morges (nella Svizzera francese) per dar vita a un organismo che si impegnasse con azioni concrete per la salvaguardia della natura e delle specie in pericolo.
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1970 – Un tornado causa 30 vittime a Venezia
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1973. A Santiago del Cile corpi speciali dell’esercito,agli ordini del generale Augusto Pinochet, abbattono con un ‘golpe’ il governo legittimo di Unidad Popular guidato da Salvador Allende, il quale aveva vinto le elezioni del 5 settembre del 1970.
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1971. Muore Nikita Krusciov. Segretario, dal 1953, del Partito comunista sovietico, è primo ministro dal 1958 al ’64. Kruscev si adopera per creare un clima di distensione con l’Occidente, incontrando i presidenti degli Stati Uniti Eisenhower e Kennedy. Il suo ‘nuovo corso’, ispirato ai principi della ‘coesistenza competitiva’, subisce una breve interruzione nel 1962, con la crisi cubana dei missili. Kruscev tuttavia decide di smantellare le basi missilistiche sull’isola per evitare la catastrofe di una nuova guerra. Sul piano interno viene accusato di aver contribuito alle disfunzioni dell’economia. Nel 1964 è costretto a dimettersi da tutte le cariche.