Santo Stefano di Rogliano – L’amministrazione comunale tace, fornisce notizie frammentarie e le scarne informazioni bypassano i canali istituzionali per essere veicolate attraverso la pagina fb dell’Arcobaleno, gruppo di cui la Sindaca è espressione. Tace sui presunti casi Covid che si sarebbero verificati presso l’asilo nido del paese, sottraendosi alla richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza, anche attraverso la stampa, di ottenere informazioni dettagliate sul problema, fonte di allarme e preoccupazioni tra la comunità. La Sindaca ” venga in Consiglio e relazioni in merito”. I cittadini e le famiglie hanno il diritto di sapere come stanno realmente i fatti; hanno il diritto di conoscere quali provvedimenti siano stati realmente adottati per tutelare la salute dei bambini e dei propri familiari. La Sindaca non si sottragga alle sue responsabilità amministrative. L’ asilo nido- ricordano i consiglieri comunali- eroga un servizio educativo e sociale di interesse pubblico aperto ai bambini in età compresa tra zero tre anni. Realizzato con fondi Fesr e fondi di bilancio dell’ente, l’immobile risulta essere accreditato dalla Regione Calabria su precisa richiesta del medesimo Comune e di conseguenza le famiglie, i cittadini e l’opposizione, nel rispetto della tutela della privacy, hanno il diritto di conoscere la verità dei fatti direttamente dal Comune. Hanno il sacrosanto diritto di conoscere quali prvvedimenti siano stati adottati per tutelare i bambini, il personale e le famiglie.
Dai banchi dell’opposizione si solleva un coro di proteste per il modo in cui l’amministrazione “osserva” il fenomeno pandemico locale che sta mettendo a dura prova l’intera comunità santostefanese. Sotto accusa la gestione amministrativa incentrata – secondo l’opposizione consiliare- su gesti politici approssimativi e improvvisati, su una comunicazione di parte, per come rilevato dalla risposta fornita dai consiglieri di opposizione ad una specifica interrogazione.
Il fatto che l’amministrazione comunale taccia e non informi sul problema sollevato che riguarda un servizio educativo e sociale, erogato attraverso una struttura accreditata, realizzata, arredata con fondi pubblici è un fatto gravissimo che dimostra ancora una volta la mancanza di trasparenza, già rilevata dall’Anac proprio nelle procedure di affidamento del servizio pubblico.
Su questa linea si articola l’interpellanza prodotta dal consigliere comunale, Franco Garofalo, acquisita al protocollo dell’ente del 14 marzo, indirizzata alla Sindaca, Lucia Nicoletti, in qualità di autorità sanitaria locale e di responsabile della protezione civile.
Garofalo, avvalendosi dello strumento concesso dalla normativa vigente in materia, chiede, che sulla delicata vicenda la Sindaca riferisca in consiglio e ducumenti quali provvedimenti siano stati attuati in merito per tutelare la salute dei “nostri bambini” , dei dipendenti che operano all’interno della struttura e delle famiglie.