Home Attualità Lettera di supporto della Cgil per l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano

Lettera di supporto della Cgil per l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano

109

l sostegno del segretario generale Massimiliano Ianni: «Don Gianni è per l’unità del paese e per la difesa dei più deboli»

Monsignor Giovanni Checchinato, senza dubbio non necessita di difesa né da parte della Cgil né da chiunque altro. Don Gianni ha un’autorità sufficiente per affrontare da solo attacchi strumentali da parte di rappresentanti di una formazione politica, la Lega di Salvini, la quale da molto tempo ha causato danni alla Calabria e al Mezzogiorno nel loro complesso. Dovremmo esprimere gratitudine a monsignor Checchinato, così come a tutta la Conferenza Episcopale Calabra, per le costanti prese di posizione a favore della Calabria e contro determinati “fenomeni” che ostacolano lo sviluppo della nostra regione. Monsignor Giovanni Checchinato, sin dal suo arrivo in città, ha costantemente seminato i semi di un rinnovamento cosentino, soprattutto per quanto riguarda la tutela degli ultimi e dei numerosi “invisibili” presenti nella nostra comunità. La sua azione avviene nel silenzio, senza clamore, con poche parole ma molti fatti e, soprattutto, senza cercare visibilità. Insieme a tutti i vescovi calabresi, sta lavorando per infondere speranza in questa terra martoriata e soggetta a meschini politici. La decisa presa di posizione dell’intera Conferenza Episcopale Calabrese contro l’Autonomia Differenziata è significativa, poiché tale politica “creerebbe una profonda divisione nel Paese e accrescerebbe le disuguaglianze sociali”. Auspichiamo di avere più uomini liberi come loro, che abbiano il coraggio e la determinazione di opporsi a progetti di legge secessionisti e divisivi! Affermare che Don Gianni sia schierato politicamente è fuorviante e non rispecchia la realtà. Don Gianni è per l’unità del Paese e per la tutela dei più vulnerabili. Le sue costanti prese di posizione contro l’Autonomia Differenziata dimostrano il suo impegno nel difendere la propria terra, il sistema sanitario pubblico, la scuola e il lavoro, poiché l’attuazione di tale autonomia metterebbe tutto questo a rischio. Attraversiamo un periodo tra i più critici e complessi della storia nazionale, e comprendiamo l’importanza di individui come il vescovo di Cosenza o il vescovo di Cassano, che desiderano affrontare la sfida, difficile ma necessaria, di cambiare la società.

Le espressioni utilizzate dal presule non erano state accolte bene dalla Lega che, tramite il coordinatore cittadino Leo Battaglia aveva definito «il Vescovo Checchinato vittima di una trappola politica a sua insaputa» per aver partecipato al convegno “No all’autonomia differenziata, sì all’Italia unita dei Comuni”. «Mi permetto, da cattolico e da dirigente politico locale della mia comunità, di rivolgere all’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Giovanni Checchinato, un’osservazione di merito che un artigiano della storia presente e futura come si è recentemente definito saprà certamente raccogliere – ha sostenuto-. Sono un leghista convinto e quindi profondo sostenitore dell’Autonomia differenziata. Rispetto la Sua posizione diametralmente opposta alla nostra, e auspico che un Pastore di anime non divida la sua Diocesi in buoni e cattivi».