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Leccapiedi si nasce o si diventa? Il dibattito è aperto

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La questione se  leccapiedi si nasce  o si diventi è ancora oggi oggetto di dibattito. Mentre alcune caratteristiche di personalità possono essere innate, come l’attitudine all’adulazione e il desiderio di ottenere l’approvazione degli altri, l’atteggiamento specifico di leccapiedi spesso si sviluppa in risposta all’ambiente e alle esperienze personali. È possibile che alcuni individui abbiano una predisposizione naturale a cercare l’approvazione degli altri e ad agire in modo servile, ma la vera trasformazione in un leccapiedi avviene spesso in seguito a una serie di fattori.

Insicurezza personale, mancanza di fiducia in se stessi o la paura di essere respinti possono spingere alcune persone a diventare leccapiedi, sperando che attraverso l’adulazione possano ottenere l’approvazione e l’accettazione degli altri.

E’  importante sottolineare, inoltre,  che l’atteggiamento di leccapiedi non è un destino inevitabile. Le persone possono scegliere di rompere il ciclo e di sviluppare una maggiore fiducia in se stesse, autenticità e integrità. Con un’auto-riflessione sincera e la volontà di crescere, è possibile superare l’atteggiamento servile e costruire relazioni basate sulla reciproca fiducia, sul  rispetto e sulla trasparenza. Quindi, mentre alcuni possono avere una predisposizione naturale a comportarsi come leccapiedi, è l’interazione tra fattori innati ed esperienze personali che alla fine determina se una persona diventa o meno un leccapiedi. Sovente viene utilizzata anche la parola ” leccac…”, sinonimo colloquiale di 2 leccapiedi”. Entrambi i termini  vengono  usati  per descrivere una persona che cerca in modo servile e sproporzionato l’approvazione e l’attenzione degli altri, soprattutto di coloro che considerano superiori. Il termine “leccac….” è decisamente più volgare e crudo, ma viene spesso usato in modo ironico per evidenziare l’atteggiamento sottomissivo e adulante di queste persone.

Noi utilizzeremo il termine  “leccapiedi”  anzicchè ” lecac…”, per motivi di eleganza linguistica anche se il profilo e il comportamento non cambia significato.   I leccapiedi sono maestri nell’arte di riverire e lisciare le persone in posizioni di potere, con la speranza di guadagnare favori o riconoscimenti  nella gerarchia sociale. Sono disposti a fare qualsiasi cosa per ottenere l’approvazione dei  soggetti che occupano un posto di “comando” o credono che abbiano la possibilità di largire piaceri e benevolenze.  Il leccapiedi  di fronte a queste possibilità  rinuncia perfino  alla propria dignità e integrità.

Ma il  destino dei leccapiedi  non è spesso roseo. Anche se temporaneamente possono ottenere un certo vantaggio, alla lunga vengono visti come persone false e opportuniste, prive di autenticità e fiducia. Alla fine, il loro comportamento servile li isolerà dagli altri e limiterà le loro opportunità di crescita autentica e relazioni sincere.

Quindi, sebbene il termine “leccapiedi” possa essere usato in modo umoristico e ironico, è importante ricordare che le persone che si comportano in questo modo meritano, comunque,  rispetto come esseri umani. Tuttavia, è sempre meglio aspirare a essere autentici e costruire relazioni basate sulla reciproca fiducia e rispetto, anziché cercare di guadagnare favori attraverso l’adulazione e la sottomissione.

In un mondo pieno di scelte e opportunità,  questa specie  curiosa che si fa strada a fatica, è maestra nell’arte di strisciare e lisciare, sperando di ottenere qualche briciola di attenzione dal potere dominante.  Si tratta di individui  che si caratterizzano   per una  predisposizione innata a raccogliere il fango degli altri per cercare di brillare, o almeno così credono.

Costoro posseggono una  sorprendente abilità: sarebbero  in grado di fiutare il potere a chilometri di distanza al quale riescono  ad affiancarsi  in maniera subdola, colmando  l’habitat di falsità e ipocrisia. Si nutrono del bisogno di approvazione degli individui che considerano importanti, mentre la loro dignità va inesorabilmente in frantumi. Hanno sviluppato una vasta  gamma di atteggiamenti affettati, convinti che la via per il  del riconoscimento  sia pavimentata con l’inutilità e il servilismo.

Ma come riconoscere un leccapiedi?  E qui siamo giunti al profilo del leccapiedi, di questa figura che scompare  dalla circolazione ogni qualvolta cambia il  gestore o la  gestrice del potere. Il profilo è piuttosto semplice. Il leccapiedi indossa sempre un sorriso fintamente affettuoso, accompagnato da un’aura di adulazione costante.  E’  in grado di ricordare il nome e il curriculum di chiunque possa risultare utile per  ottenere qualche beneficio, anche se nel profondo il loro unico vero interesse è se stessi. Si arrampicano sugli altri,  cercando di attirare l’attenzione dei potenti o del presunto potente di turno.

Ma   quale destino attende il leccapiede?  A lungo andare, si ritrova da  solo.   E ciò che ottenne con l’adulazione è nulla in confronto a ciò che ha perso in termini di autostima e rispetto. Rimarrà  avvolto nell’ombra di coloro che un tempo consideravano superiori, costretto ad annuire e ad accondiscendere, sperando in un raggio di luce che lo illumini. Ma spesso il raggio non arriva mai, perché il leccapiedi, per quanto si sforzi, rimarrà solo uno strumento usa e getta.

Quindi, se mai incontrate un leccapiedi sul vostro cammino, sorridete e continuate per la vostra strada. Non lasciate che la loro falsità e servilità vi contamini. Alzate la testa con fierezza e mantenetevi fedeli a voi stessi, perché alla fine è la vostra autenticità a farvi brillare, non le lusinghe di chi cerca solo di guadagnare un riconoscimento o un vantaggio personale oppure un mero plauso.

Ecco, quindi, un omaggio sarcastico ai leccapiedi, a quegli esseri che si illudono di camminare sulle spalle degli altri, ignorando che in realtà si trovano a galla nel proprio fango di ipocrisia.

L’arte della lusinga è sempre esistita anche se  ha raggiunto una diffusione e livelli senza precedenti. Questo fenomeno è in parte attribuibile alla cultura dell’immagine, che porta gli individui moderni a essere ossessionati dal giudizio altrui e a attribuire ad esso un senso di identità personale. È quindi naturale che la lusinga, gratificando coloro che la ricevono, renda sempre più accettabile chi la pratica, garantendogli favori e vantaggi. Questo meccanismo può essere spiegato scientificamente, come accennato. Perfino  Henry Kissinger,  sosteneva che il potere è l’afrodisiaco supremo. Tuttavia, sembra che sia la percezione di un atteggiamento adulatorio da parte dei cortigiani a esaltare i potenti, poiché ciò potrebbe innalzare i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che induce una sensazione piacevole ed euforizzante. Insomma la questione è aperta: leccapiedi si nasce o si diventa?  Ulteriori approfondimenti possono essere effettuati attraverso Manueli  specifici che esistono sul delicato argomento.