I problemi della scuola sempre al centro dell’impegno politico-amministrativo del gruppo consiliare “ Comune in Comune”. Nella seduta consiliare u.s., l’opposizione consiliare “ Comune in Comune” ha presentato all’inizio dei lavori un ordine del giorno, approvato all’unanimità, con cui impegna la Sindaca a convocare a breve scadenza un consiglio comunale per esaminare, insieme ai tecnici, alla componente genitori e rappresentanti della scuola, i complessi e delicati problemi che da anni coinvolgono il sistema educativo del paese. I disagi che vivono gli alunni e le famiglie sono a tutti noti. Per poter frequentare le scuole primarie e secondarie di primo grado, la popolazione scolastica è costretta a raggiungere ogni giorno il territorio di Belsito la cui amministrazione comunale da due anni ha messo a disposizione dell’amministrazione di Santo Stefano di Rogliano, un immobile per accogliere gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, impossibilitati a fruire dell’immobile di Piazza Santa Maria, reso inagibile a causa degli interventi, tutt’ora in corso, per rendere la struttura più resistente all’azione sismica.
Il prossimo consiglio comunale, da tenere entro il corrente mese di luglio, secondo le indicazioni fornite dal gruppo di minoranza, dovrà essere allargato alla componente dei genitori, ai tecnici , agli operatori del settore affinché insieme si esaminino gli articolati problemi legati alla programmazione dell’istruzione pubblica comunale.
I disagi vissuti in questi anni sulla pelle degli alunni e della famiglie sono a tutti noti. Per scelta dell’amministrazione comunale, la popolazione scolastica è stata obbligata a spostarsi in altra sede, affrontando enormi sacrifici dovuti all’organizzazione del trasporto pubblico, agli orari di ingresso nell’edificio scolastico, alle estenuanti attese protratte nel piazzale antistante l’edificio scolastico prima che gli stessi alunni potessero accedere nella struttura.
L’opposizione consiliare, coordinata da Ida Paola Cerenzia, collega i disagi che vive il mondo della scuola all’assenza di una efficace programmazione dei servizi scolastici che per norma devono essere garantiti dall’amministrazione comunale. E’ compito del Consiglio comunale discutere di programmazione, fornire proposte e indirizzi su come affrontare il nuovo anno scolastico per alleviare le sofferenze degli alunni, fornendo servizi di qualità, adeguati alla moderna civiltà.
La minoranza consiliare, guidata da Ida Paola Cerenzia, come evidenziano gli atti e le iniziative messe in atto, ha posto sempre al centro del programma, la scuola e in questa direzione continuerà a spendere le proprie energie affinché l’amministrazione comunale individui e utilizzi proprie risorse per colmare le gravi lacune registrate in questi anni nel settore dei servizi scolastici.
Nel coso dell’ultima seduta consiliare non sono mancate le osservazioni e le critiche nei confronti dell’operato della Sindaca per aver disatteso le indicazioni fornite dal Consiglio comunale di relazionare periodicamente sullo stato dei lavori che stanno interessando l’edificio scolastico di Piazza Santa Maria. Gli interventi dovevano essere ultimati nel termine di 365 giorni a partire dalla data della sottoscrizione del contratto tra l’amministrazione e la ditta appaltatrice , avvenuta nel mese di settembre di due anni addietro . A conti fatti i lavori dovevano essere ultimati entro il 2020 ma a distanza di un anno i lavori non sembrano avviarsi verso la conclusione e anche la data ultima fissata al 30 luglio sembra essere una chimera .
Le facili promesse ed i proclami forniti dalla Sindaca, Lucia Nicoletti, di poter rendere fruibile l’edificio scolastico nei termini stabiliti dal contratto , crollano, pertanto per l’ennesima volta clamorosamente al cospetto di una realtà che ogni giorno fa emergere contraddizioni, lacune, disfunzioni e sprechi.
Sulle dilapidazioni di risorse pubbliche l’opposizione sovente ritorna anche durante gli interventi in Consiglio comunale.
L’opposizione consiliare ha sempre denunciato l’incapacità dell’amministrazione comunale di mettere su strada l’ automezzo acquistato per essere utilizzato per il servizio scuolabus. Da quando acquisito al patrimonio pubblico, l’automezzo è stato nascosto in un locale comunale collocato nelle vicinanze del serbatoio idrico comunale, posto nelle vicinanze del cimitero del luogo, lungo la strada che dal santuario di Santa Liberata porta in sila, chiusa, peraltro, al traffico veicolare perché dissestata e impercorribile.
Da qualche mese l’automezzo è stato rimosso e condotto nell’area dove sorge la Palestra comunale , trasformata anch’essa in simbolo dello dissipazione di risorse pubbliche. L’impianto solare termico di cui l’immobile è dotato , realizzato anch’esso più di dieci anni addietro con risorse pubbliche, costato più di 350.000 euro , per responsabilità e negligenza dell’amministrazione comunale non è stato mai messo in funzione. I grossi macchinari usurati dal tempo e dagli anni si avviano verso il decesso naturale, richiedendo alle casse comunali ulteriori impegni di risorse per smaltire i resti di un impianto solare mai attivato per svolgere le sue funzioni in favore dell’ambiente e dell’intera popolazione scolastica.