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La Nuova Visione dell’Anzianità: Un’Analisi Sociologica di Francesco Garofalo

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Esplorando il Cambiamento nell’Età Percepita e Reale nella Società Contemporanea

Non è necessario ricorrere alla scienza per dimostrare che oggi la forma fisica e cognitiva influiscono sull’età reale, sia anagrafica che biologica. È stato provato che un individuo di 65 anni oggi ha la forma fisica e cognitiva di un soggetto di 40-45 anni tre decenni fa, mentre un settantacinquenne di oggi può essere paragonato a un individuo di 55 anni nel 1980. Questo spinge la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) a suggerire che 75 anni sia l’età ideale per definire una persona anziana. Secondo la SIGG, “un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa, e un 75enne si comporta come un individuo di 55 anni nel 1980”. I dati demografici confermano che l’aspettativa di vita in Italia è aumentata di circa 20 anni rispetto al 1900. Inoltre, una vasta parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni gode di ottima salute, poiché molte malattie si sviluppano più tardi rispetto al passato e l’età media di morte si è spostata in avanti.

Considerare anziani i 65enni appare inappropriato, afferma la SIGG, poiché hanno una salute simile a quella dei 55enni di 40 anni fa. Un sondaggio condotto presso la London School of Economics su oltre 12.000 persone di età superiore ai 65 anni in diversi Paesi ha rivelato che due italiani su tre non si considerano affatto ‘anziani’. Quattro su dieci ritengono che la vecchiaia inizi solo dopo gli ottant’anni: è questo l’atteggiamento incosciente di una generazione giovane, o la visione realistica di una terza età che non corrisponde più ai cliché tradizionali? Definire anziano un individuo di 65 anni oggi è anacronistico, poiché molti di loro godono di buona salute sia fisica che psicologica. Si trovano in una situazione simile a quella di un 55enne qualche decennio fa e pertanto non si sentono vecchi; se hanno qualche piccolo disagio, lo accettano senza drammi. Uno studio condotto dall’Università di Göteborg ha dimostrato che i settantenni di oggi sono più agili mentalmente rispetto ai loro coetanei di tre decenni fa: superano i test cognitivi e di intelligenza, probabilmente grazie a una maggiore istruzione, attività e assistenza sanitaria migliore rispetto al passato.

L’Anziano nel Contesto Contemporaneo: Un’Analisi Sociologica di Francesco Garofalo

Esplorando le Dimensioni dell’Invecchiamento e del Benessere Individuale nel Contesto Sociale e Culturale Attuale

Analisi sociologica di Francesco Garofalo (sociologo) . Il tema del concepire l’anziano oggi rispetto al passato richiede un’analisi sociologica che tenga conto di diversi fattori culturali, sociali e scientifici. Innanzitutto, è importante considerare che la società moderna ha subito notevoli cambiamenti demografici e mutamenti socio-economici rilevanti. A questo si aggiunge un aumento della longevità, la crescente popolazione anziana e il crollo delle nascite. Questo ha portato a una riconsiderazione del concetto di vecchiaia e al riorientamento delle politiche sociali e sanitarie per affrontare le sfide connesse all’invecchiamento della popolazione. L’età cognitiva, fisica e biologica sono concetti chiave nell’analisi dell’anzianità. L’età cognitiva si riferisce alle capacità mentali e cognitive di un individuo, che possono variare notevolmente da persona a persona in base a fattori genetici, ambientali e di stile di vita. Mentre alcune persone anziane possono mantenere una mente acuta e reattiva, altre possono sperimentare declino cognitivo legato all’età, come la perdita di memoria o la diminuzione delle capacità di ragionamento.

L’età fisica si riferisce alle caratteristiche fisiche e funzionali del corpo, come la forza muscolare, la flessibilità e la resistenza. Anche in questo caso, vi è una notevole variabilità individuale, ma è comune che con l’avanzare dell’età si verifichi una perdita di forza e resistenza, una diminuzione della massa muscolare, nonché un aumento del rischio di malattie croniche e disabilità.

L’età biologica si riferisce al deterioramento biologico che si verifica nel corso degli anni, includendo processi come l’accumulo di danni al DNA, l’infiammazione cronica e la degenerazione dei tessuti. Questi processi biologici possono contribuire al declino cognitivo e fisico associato all’invecchiamento.

Oltre a queste tre dimensioni, esistono altri aspetti da considerare per il benessere individuale degli anziani. Ad esempio, l’età sociale si riferisce alle relazioni sociali e alla partecipazione alla comunità, che possono influenzare significativamente la qualità della vita in età avanzata. Inoltre, l’età emotiva riguarda il benessere psicologico e emotivo, inclusi fattori come la soddisfazione nella vita, la resilienza e la capacità di gestire lo stress.

Per mantenere il cervello in forma in età avanzata, oltre allo studio e alla ricerca, ci sono diversi approcci che possono essere utili:

  1. Movimento: l’esercizio fisico e attività di movimento, collegato alla musica, all’arte e a ciò che piace a livello sensoriale, può migliorare la circolazione sanguigna nel cervello, promuovere la neurogenesi e ridurre il rischio di malattie cerebrovascolari.
  2. Dieta sana: consumare possibilmente alimenti biologici, ricchi di antiossidanti, acidi grassi omega-3 e altri nutrienti importanti può sostenere la salute del cervello e ridurre il rischio di declino cognitivo.
  3. attività mentali stimolanti: mantenere il cervello attivo attraverso giochi, puzzle, lettura e apprendimento continuo può favorire la plasticità cerebrale e preservare le funzioni cognitive.
  4. Relazioni sociali: mantenere una rete sociale forte e partecipare ad attività sociali può promuovere il benessere emotivo e cognitivo.
  5. Gestione dello stress: pratiche come la meditazione, lo yoga e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la salute mentale.

In sintesi, l’analisi sociologica del concepire l’anziano oggi richiede una comprensione delle sfide e delle opportunità associate all’invecchiamento della popolazione, nonché delle diverse dimensioni del benessere individuale in età avanzata. Promuovere la salute cognitiva, fisica, emotiva e sociale degli anziani è essenziale per garantire una vecchiaia soddisfacente e di qualità

Detto ciò, è importante notare che la gioia della vita non dipende dagli anni trascorsi, ma piuttosto dalla nostra capacità di affrontare la tristezza, la malinconia e la perdita di interesse e desiderio nel corso del tempo. Dobbiamo mantenere viva la bontà di spirito, poiché anche attraverso gesti piccoli ma significativi possiamo diffondere amore e gentilezza in questo mondo complesso ma sempre affascinante. Dobbiamo incoraggiare il movimento sano e coltivare il “Buonpensiero” ( Francesco Garofalo)