Un’opportunità per rivitalizzare i territori spopolati, stimolare lo sviluppo e restituire futuro alle comunità locali
Savuto – Analizzando le preoccupazioni relative alla perdita dell’identità sociale e confrontandole con i benefici potenziali, emerge un quadro in cui le fusioni possono non solo rafforzare le comunità, ma anche offrire nuove opportunità per la loro crescita e il loro benessere. 1. La fusione come strumento di innovazione sociale. La fusione dei comuni consente di superare una frammentazione istituzionale che spesso limita la capacità di affrontare le sfide contemporanee. Le piccole comunità, a causa delle risorse limitate e della mancanza di potere contrattuale, faticano a garantire servizi adeguati, a incentivare lo sviluppo economico e a trattenere i giovani. Un comune unificato può invece:
I Rafforzare l’accesso a servizi socio-sanitari, educativi e culturali.
II Promuovere investimenti in infrastrutture e innovazioni tecnologiche.
III Favorire la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei con maggiore competitività.
2. La conservazione dell’identità sociale
Uno dei principali timori riguarda la possibile perdita dell’identità locale. Tuttavia, l’identità sociale non è legata esclusivamente alle strutture amministrative. Gli individui e le comunità mantengono la loro cultura, tradizioni e senso di appartenenza attraverso relazioni sociali, pratiche culturali e memoria collettiva. La fusione non cancella i segni distintivi delle comunità, ma può offrire: una piattaforma più ampia per valorizzare le specificità locali, come festival, tradizioni, dialetti e patrimoni artistici. Un rafforzamento delle reti sociali, che diventano parte di un progetto condiviso, capace di integrare diversità e unicità. Maggiori risorse per promuovere iniziative culturali e turistiche legate alle identità locali, rendendole più visibili e sostenibili.
3. La modernità e il superamento delle paure irrazionali
Le scienze sociali insegnano che il cambiamento genera spesso resistenze, alimentate da paure irrazionali o da una visione nostalgica del passato. In realtà, l’identità non è statica: si evolve nel tempo e si adatta alle nuove condizioni sociali. Chi alimenta timori basati su rischi inesistenti rischia di frenare il progresso.
Le comunità fuse possono diventare laboratori di modernità, dove tradizione e innovazione convivono. La fusione non distrugge le peculiarità, ma le rafforza nel contesto di un sistema più solido e interconnesso.
4. La fusione come strumento di inclusione sociale
Le piccole comunità soffrono spesso di isolamento sociale, specie nei contesti rurali e montani. Un’unione amministrativa può: Ridurre le disuguaglianze, garantendo migliori opportunità a tutti i cittadini. Favorire la coesione sociale, grazie a politiche più integrate e inclusive. Creare una nuova identità collettiva, che rafforzi il senso di appartenenza a una realtà più ampia, senza cancellare le radici individuali.
5. Un futuro possibile per le nuove generazioni
La mancanza di giovani e la crisi demografica sono tra le sfide più urgenti per le comunità locali. La fusione può invertire questa tendenza offrendo: maggiori opportunità lavorative e formative per le nuove generazioni. Infrastrutture moderne che attraggano giovani famiglie. Un senso di prospettiva e possibilità che contrasti l’emigrazione e stimoli il ritorno degli emigrati.
La fusione dei comuni, quindi, non è una minaccia per l’identità sociale, ma una possibilità di evoluzione e rafforzamento delle comunità locali. L’identità non si perde, ma si trasforma, integrandosi in un progetto più ampio e moderno. Resistere al cambiamento per paura di perdere ciò che si è è un atteggiamento conservativo che rischia di condannare i borghi all’isolamento e al declino. Al contrario, abbracciare la fusione con consapevolezza e progettualità significa guardare al futuro con fiducia, costruendo comunità più forti, inclusive e resilienti. (Fraves)