Home Attualità La “Candelora”, “Candele, Cibo e Cultura”. La Festa in Calabria

La “Candelora”, “Candele, Cibo e Cultura”. La Festa in Calabria

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Il 2 febbraio,  nel nostro Paese e non solo,  in diverse parti del mondo, questa giornata è celebre come il giorno della Candelora, una festività religiosa che, secondo la tradizione popolare italiana, è associata all’arrivo della primavera.

Per la Chiesa cattolica, la Candelora commemora la Presentazione di Gesù al Tempio, l’evento in cui, secondo il Vangelo di Luca, Giuseppe e Maria portarono Gesù al Tempio di Gerusalemme per presentarlo a Dio, 40 giorni dopo la sua nascita, avvenuta il 25 dicembre, come riportato nel Nuovo Testamento. Durante questa occasione, Simeone il Vecchio riconobbe Gesù come il Messia atteso e lo definì “luce per illuminare le genti”. Da qui ha origine il consueto rito di benedizione delle candele, simboli di luce e di liberazione dalle tenebre, osservato oggi nelle chiese italiane e in altre parti del mondo. Il giorno successivo, dedicato alla memoria di san Biagio di Sebaste, le candele benedette il giorno prima diventano protagoniste di un altro rituale: la benedizione della gola, in ricordo del santo che, secondo la leggenda, salvò un bambino dal soffocamento con l’ausilio di una candela.

Come spesso accade per le festività religiose, il giorno della Candelora è intriso di credenze popolari legate al mondo contadino, che collegano le condizioni meteorologiche del 2 febbraio alle previsioni per il raccolto delle settimane successive. Un antico proverbio, “Per la santa Candelora, se nevica o se piove, dell’inverno siamo fuori”, sintetizza bene questa credenza popolare: se il 2 febbraio nevica o piove, l’inverno sta per concludersi, mentre se piove o c’è vento, le temperature primaverili sono ancora lontane. In molte regioni si ritiene anche che il giorno della Candelora sia propizio per scacciare il malocchio.

Alcuni studiosi suggeriscono che in passato questa data segnasse la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Un detto calabrese, ad esempio, recita: “di la Candilora lu mbiernu è fora.

Nel Comprensorio del Savuto, così come in molte altre regioni della Calabria, la festa della Candelora è celebrata con tradizioni culinarie e rituali che riflettono la cultura e le credenze locali.   Alcune comunità locali possono anche organizzare processioni o cerimonie religiose speciali in onore della Candelora, durante le quali le candele vengono portate in processione attraverso le strade del paese o della città.