Continuano le manifestazioni di compiacimento per l’intervento chirurgico, che non ha raffronti omogenei in letteratura per gravità della patologia, per produzione ingegneristica, portato a termine nella famosa clinica Villa Serena di Catanzaro su una giovane di quattordici anni. La notizia ha suscitato particolare interesse nel mondo scientifico e all’interno dei rappresentanti delle istituzioni che guardano e operano per promuovere la buona sanità . A questo coro di compiacimenti si unisce il primo cittadino della città di Cosenza, Mario Occhiuto il quale appresa la notizia sullo straordinario intervento effettuato su una paziente di quattordici anni, ha espresso le sue più vive congratulazioni al medico ortopedico cosentino Luigi Promenzio, originario di Corigliano Calabro, resosi protagonista dell’ importante quanto eccezionale intervento chirurgico. L’intervento effettuato nella struttura specializzata in Ortopedia pediatrica della rinomata Clinica di Catanzaro, Villa Serena for Children ha riguardato la sostituzione totale dell’articolazione delle anche di una paziente di soli 14 anni.
“L’eccezionalità dell’intervento, la sua unicità e la grande professionalità del dottor Promenzio e della sua equipe – ha sottolineato il Sindaco Occhiuto nel suo messaggio di congratulazioni – ci rendono particolarmente orgogliosi e ci fanno comprendere ancora una volta come le best practices in materia sanitaria siano possibili anche alle nostre latitudini. E’ importante saper riconoscere i meriti ed esprimere il proprio plauso nei confronti di chi, come il dottor Promenzio, impegnato in una branca delicata e difficile come l’ortopedia dell’infanzia e dell’età evolutiva, rappresenta un capitale umano di rilievo e di tutto rispetto, la cui appartenenza alla nostra terra deve essere salutata con particolare favore perché la buona sanità è possibile anche in Calabria, in presenza di autentiche eccellenze della medicina. Il nostro auspicio è che, grazie all’intervento dell’equipe del dottor Promenzio, la ragazza quattordicenne che vi si è sottoposta possa tornare a sorridere, superando le difficoltà che aveva incontrato a causa della patologia da cui era affetta”.