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Il Santa Barbara di Rogliano diventa presidio Covid per la Calabria Nord. La notizia commentata dal Sindaco Giovanni Altomare e dalla capo gruppo d’opposizione Cristina Guzzo

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Il Santa Barbara di Rogliano diventa   presidio  Covid per la Calabria nord. 

Lo ha reso noto il Presidente ff della Regione, Nino Spirlì, a conclusione di una riunione straordinaria dell’Unità di crisi-

Il primo cittadino di Rogliano, Giovanni Altomare, appresa la notizia ha dichiarato:  “è sicuramente un riconoscimento al ruolo del “Santa Barbara”, un ruolo che, anche in condizioni di ordinarietà, riflette la sua funzione di efficiente presidio sul territorio, in una zona strategica, a immediato ridosso dell’autostrada, zona mediana tra Sila sud-cosentina e Tirreno lametino.

Ribadisco, rilancio e sottolineo questa considerazione, che, nel prosieguo, comunque vadano le cose, continuerò a ripetere, fino a quando non mi sarà dato atto concreto della sua obiettiva validità.

Avere individuato questo presidio nei termini in cui è stato fatto, significa – continua il sindaco Altomare-che sarà potenziato l’organico e lo strumentario idoneo a tutti gli interventi del caso.

Segnalo che Rogliano può essere centro sanitario Covid anche per le vaccinazioni agli ultrasettantenni e ai soggetti fragili, altrimenti costretti a lunghe e disagiate trasferte di distanze spesso insostenibili per un anziano.

E’ stato costituito un comitato per segnalare la indispensabilità che vengano utilizzato i centri vaccinali territoriali, proprio per scongiurare eventuali rifiuti alle immunizzazioni da parte di anziani e soggetti fragili che non se la sentono, giustamente, di affrontare lunghe trasferte. Hanno ragione e ha fatto bene il comitato spontaneo ad agitare il problema.

Noi abbiamo allestito un centro vaccinale all’avanguardia che può benissimo essere utilizzato per le fasi successive di vaccinazione, visto che ha disimpegnato inoculazioni ad oltre 400 ultraottantenni in pochi giorni.

Il primo cittadino, ringrazia, il Distretto socio-sanitario di Rogliano nella persona del Dott – Emilio Croce, i medici di medicina generale che si sono impegnati volontariamente a queste operazioni, il personale infermieristico, le professionalità amministrative e i volontari che hanno contribuito a rendere il servizio sanitario efficiente e inappuntabile.

L’amministrazione comunale ha operato – ha detto il primo cittadino Giovanni Altomare – uno sforzo considerevole per attrezzare la struttura e renderla funzionale di tutto punto, con rete telematica, spazi idonei all’attesa con distanziamento, suppellettili adatte al comfort del personale e dei vaccinandi”. 

Fin qui la dichiarazione del Sindaco Giovanni Altomare.

La notizia è stata commentata anche da Cristina Guzzo,Capo gruppo Esserci per Fare   “Di certo, come tutti, gioisco – ha scritto sul suo profilo facebook l’esponte  del gruppo di minoranza consiliare- se all’ospedale di Rogliano viene data la possibilità di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di un progetto di buona sanità, soprattutto in un momento di difficoltà come l’attuale.

Però, mi chiedo, chissà se qualcuno oggi riconosce l’importanza di essere riusciti a trascinare di nuovo l’ospedale di Rogliano all’interno dell’ Azienda Ospedaliera, ostacolando l’azione di quella politica (ricordiamo tutti la Lo Moro) che voleva l’ospedale nell’ambito dell’Azienda Territoriale (niente di male ma avrebbe smesso di essere Ospedale)…

Da semplici cittadini-ricorda Cristina Guzzo –  ci battemmo allora perché Rogliano tornasse all’interno dell’azienda ospedaliera, certi che solo in quel modo avrebbe potuto avere un futuro operativo e fattivo per la nostra sanità, così martoriata e vituperata…

Solo questo ha consentito, ricordo sempre e solo a me stessa, che vi potesse essere ospitato negli anni il reparto di pneumologia e che oggi venga individuato quale centro covid!

E Rogliano risponde: con la sua #accoglienza con la sua #professionalità con la sua #preparazione!

Ma attenzione: chi di dovere faccia in modo che domani –  ribadisce la capogruppo di Esserci per Fare” non ci si scordi di Rogliano, perché quelli che sono attenti e sanno leggere tra le righe, sanno che corriamo il rischio se non sappiamo difenderci, come non abbiamo mai saputo fare, che passata l’emergenza Rogliano tornerà ad essere dimenticato.

Anche se solo per campagna elettorale, sforzatevi di difendere la nostra sanità!

Ma soprattutto abbiate una idea un #PROGETTO: non siamo un popolo abituato a portare il cappello in mano, – ha concluso Cristina Guzzo – ma un popolo che da solo si è costruito il proprio ospedale!!!”