“Il Comune è mio e lo gestisco io”. La mentalità personalistica nella gestione della cosa pubblica è un problema diffuso in molte comunità e la sua sconfitta richiede un impegno costante nella promozione della cultura politica e civica. L’ente locale, in quanto istituzione pubblica, dovrebbe essere governato a beneficio della collettività. Tuttavia, la gestione di molti Comuni sembra seguire il motto “il Comune è mio e lo gestisco io”, come se si trattasse di una proprietà personale. Questa mentalità autarchica si riflette nella mancanza di trasparenza, nella scarsa partecipazione dei cittadini alle decisioni e nella presenza di favoritismi e clientelismo. I progetti vengono spesso decisi a porte chiuse, senza consultare gli interessati, e i soldi pubblici vengono spesso sprecati in iniziative discutibili o addirittura dannose per la collettività. In molti casi, si assiste anche alla mancanza di investimenti adeguati nelle infrastrutture e nei servizi pubblici. Invece di considerare il Comune come un bene comune che deve essere gestito con rigore e attenzione alle esigenze dei cittadini, sembra che i gestori dei Comuni lo vedano come una fonte di potere, di guadagno personale e come strumento per magnificare amici e parenti.
Questa gestione autoreferenziale del Comune deve essere stigmatizzata e contrastata, affinché il Comune torni ad essere un patrimonio collettivo al servizio della collettività. I cittadini hanno il diritto di partecipare alla gestione del loro territorio e di vedere i loro soldi pubblici utilizzati in modo responsabile e trasparente. Per questo, è necessario promuovere una cultura della partecipazione e della trasparenza nella gestione del Comune, e chiedere ai gestori di rendere conto delle loro azioni e delle loro decisioni. Solo così si potrà garantire una gestione efficace e sostenibile del Comune, a beneficio di tutti i cittadini.
- Controllo e trasparenza: promuovere la trasparenza nella gestione della cosa pubblica e il controllo degli atti amministrativi può aiutare a prevenire e scoprire gli abusi di potere e la corruzione. La trasparenza deve essere una priorità per tutte le istituzioni pubbliche, che devono pubblicare informazioni dettagliate sui loro bilanci, le loro attività e le loro decisioni. La privacy va rispettata ma non può essere un alibi per reprimere la trasparenza specialmente quando esistono sospetti e indizi inquietanti che possano far pensare a presunti illeciti;
- Educazione e sensibilizzazione: educare le persone sull’importanza del bene comune e sulla necessità di gestirlo in modo equilibrato e giusto è fondamentale per creare una cultura politica sana. Sensibilizzare le persone sui valori della partecipazione civica e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica può aiutare a combattere l’individualismo e l’egoismo. Ogni Comune dovrebbe essere dotato di uno specifico e dettagliato Regolamento per le videoriprese delle sedute consiliari e di tutti gli organi comunali affinché il cittadino possa essere informato in modo diretto, andando alla fonte della notizia.
- Formazione e informazione: fornire alle persone gli strumenti per comprendere le dinamiche politiche e la gestione della cosa pubblica è importante per contrastare la disinformazione e la manipolazione della verità. La formazione politica e civica dovrebbe essere parte integrante dei programmi scolastici e delle attività di formazione continua per gli adulti.4 Partecipazione attiva: coinvolgere le persone nelle decisioni che riguardano la loro comunità può aiutare a combattere la mentalità personalistica. La partecipazione attiva dei cittadini nella gestione della cosa pubblica può aumentare la loro consapevolezza e il senso di responsabilità nei confronti della collettività.5 Partecipazione alle elezioni: votare alle elezioni è un modo importante per partecipare alla vita politica della comunità e per esprimere la propria opinione sulla gestione della cosa pubblica. “Il Comune è mio e lo gestisco io?” Con questa mentalità, purtroppo, non si cresce e non si andrà lontano.