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I Sindaci calabresi si mobilitano: giovedi 19 novembre sit-in davanti a Palazzo Chigi

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Mobilitazione dei sindaci della calabria per restituire la gestione della sanità ai calabresi.

Questa almeno è l’ intenzione manifestata  che dovrebbe indurre  i Sindaci della Calabria a ritrovarsi  nella capitale, davanti a Palazzo Chigi, Covid ,  giovedi 19 novembre.  Queste intenzioni giungono, sempreché le condizioni  emergenziali legati al  Covid lo consentano,   dall’ Anci Calabria  dove si parla di  mobilitazione unitaria dei sindaci, in grado di superare  antichi  steccati politici e convergere in un’azione comune. Lo scopo è quello di  riportare   la gestione della sanità regionale ai calabresi.

I cinque sindaci  dei rispettivi capoluoghi di provincia, insieme al vice presidente vicario dell’Associazione dei comuni calabresi, Francesco Candia, hanno così  stabilito di programmare per giovedì 19 novembre, «un grande sit-in di protesta, con tutti i Sindaci, davanti Palazzo Chigi».

A  Roma,quindi, davanti a Palazzo Chigi si ritroveranno i primi  cittadini Sergio Abramo (Catanzaro), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Mario Occhiuto (Cosenza), Maria Limardo (Vibo Valentia) e Vincenzo Voce (Crotone),  insieme a Francesco  Candia, vice presidente dell’Anci regionale,  insieme  ad altri  colleghi,  chiederanno al Governo di sostenere  una serie di emendamenti in sede di conversione in legge del nuovo decreto calabria, pubblicato nella giornata di ieri,  che prevede il commissariamento della sanità calabrese di altri 2 anni che vanno ad aggiungersi agli altri undici trascorsi invano. Il settore sanitario, con il commissariamento è  stato di fatto  sottratto alla gestione della Regione  ed i Commissari che si sono succeduti non hanno prodotto gli effetti sperati.

Il deficit stimato avrebbe raggiunto quota  210 milioni di euro (160 secondo i calcoli più ottimistici)  mentre i servizi sanitari   erogati alla collettività  lasciano alquanto a desiderare e le preoccupazioni crescono con l’aumentare della curva pandemica.

ma cosa chiederanno, i Comuni calabresi in particolare:  al primo posto si colloca  il superamento della gestione commissariale con la restituzione delle competenze in materia di sanità alla Regione, seguono le richieste realtive all’abbattimento (leggi cancellazione) totale o parziale del debito accumulato e l’attivazione immediata di efficaci misure anti-Covid, a cominciare dal potenziamento del personale sanitario e dall’attivazione delle strutture territoriali per il contrasto alla pandemia.

Un pacchetto di proposte ambizioso,  un segnale forte, che vede i Comuni calabresi uniti intendono portare sul tavolo romano dopo  le scene surreali vissute in questi giorni che hanno portato negli studi televisivi nazionali  le vicende legate al Commissario Saverio Cotticelli prima, dimessosi  e  al suo successore Giuseppe Zuccatelli. Racconti, immagini e storie che hanno messo in risalto come sia necessario intervenire subito e senza tentennamento a ridare prestigio ad un settore così importante per la  salute del cittadino.