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Giornata Internazionale della Danza: storia, quando nasce e perché si festeggia il 29 aprile.

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Il movimento si sa produce benessere, aiuta a vivere meglio  purchè sia effettuato nel rispetto delle  proprie  condizioni  fisiche e nel rispetto delle regole dettate dalle varie  discipline che si intendono seguire .  Se poi  il  movimento si sincronizza con rilassanti note musicali ancora di più  saranno incentivati  piacevoli  stati emotivi che andranno ad incidere favorevolmente sulla condizione di salute dell’individuo e del gruppo di appartenenza.  Quando il corpo si lascia guidare dalla musica, vale a dire quando  le note  entrano  e si appropriano del  proprio sè, sia la psiche che la  chimica  ne traggono sano nutrimento. Oggi  elogiamo la danza, intesa come arte, intesa come disciplina e anche sport  che si esprime, appunto, nel movimento secondo un programma prestabilito, detto coreografia o attraverso l’improvvisazione. La danza, di cui oggi 29 aprile ricorre la Giornata Internazionale,  risulta presente in tutte le culture umane.  Essa è documentata fin dalla preistoria  e sovente è accompagnata da musiche o composizioni sonore. Ha sempre rappresentato un’occasione di forte aggregazione sociale ed emotiva tra gli individui appartenente ad una determinata comunità. La Giornata Internazionale della Danza, istituita  dal Comitato della Danza dell’International Theatre Institute, rappresenta il principale partner dell’Unesco per le arti performative. L’obiettivo principale dell’odierna ricorrenza  è quello di promuovere la disciplina, farla conoscere e cercare di far avvicinare ad essa i giovani. Oggi, infatti, si celebra l’importanza della forma d’arte della danza, anche per sensibilizzare le istituzioni locali che ancora non hanno riconosciuto il suo valore per la comunità e per l’individuo. Sin dalle sue origini, la Giornata vuole celebrare la danza in tutte le sue forme espressive, esaltando le discipline. Dalla sua  istituzione , l’International Dance Committee e l’International Theatre Institute selezionano un’importante personalità della danza per scrivere ogni anno un messaggio per la Giornata Internazionale della Danza, che sarà poi diffuso a tutto il mondo.  In Italia la manifestazione è stata portata circa 20 anni fa dal Movimento

“Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta”. Così si esprimeva  Friedrich Nietzsche per definire  la danza. La danza – ed il suo linguaggio- come accennato –  esistono sin dall’era primitiva,  sin dall’antichità egizia, greca ed orientale. La sua definizione,  comunque, giunge ,  nel 600, quando si conferma come danza accademica grazie all’Académie Royale de Danse, istituzione fondata nel 1661 a Parigi dal re Luigi XIV, ballerino egli stesso, e che era formata da tredici fra i più celebri maestri di danza dell’epoca. Oggi la danza si studia come disciplina in  tantissime accademie, che hanno formato e continuano a formare ballerini professionisti in tutto il mondo. Che la Danza  sia praticata  a livello professionistico,  sia  per  passione o puro divertimento,  resta sempre e comunque,  un modo per esprime se stessi attraverso un linguaggio unico, prodotto da musica e movimenti. Ballare, insomma, fa bene a corpo e mente. Lo   dice la scienza  e l’esperienza personale : ” Danza che Ti passa”. Più che un suggerimento per moltissimi uomini e donne è uno stile di vita che se adottato secondo le regole, oltre a far divertire è anche un potente antistress e antidepressivo.