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Santo Stefano di Rogliano. Il consigliere Franco Garofalo accusa l’amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano di privilegiare la pagina fb del gruppo consiliare di maggioranza a scapito del sito istituzionale dell’ente, svuotato di significato e di valenza comunicativa .

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L’amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano  privilegia la pagina fb  del gruppo consiliare di maggioranza a scapito del sito istituzionale dell’ente.  E’ quanto denuncia pubblicamente il  consigliere Franco Garofalo di “Comune in Comune” che ha stilato l’lenco degli atti, avvisi e  informazioni varie che anzicchè comparire nel sito istituzionale appaiono nella sola  pagina del gruppo politico di maggioranza consiliare come se questa avesse l’esclusiva sulla comunicazione pubblica del Comune. “Senza ritegno e rispetto per la comunità  intera,  denuncia Garofalo-  molte  ordinanze e  avvisi di interesse pubblico, emessi dalla Sindaca anziché essere pubblicati nel sito istituzionale del Comune-  come dovere istituzionale richiederebbe-  vengono divulgati o anticipati attraverso la   pagina fb gestita dal  gruppo politico consiliare “Arcobaleno”,  ritenuta  fonte di reclame politica,  finalizzata più  a conquistare  consensi  che a svolgere una funzione istituzionale  di interese collettivo.  Ciascuno  gruppo o  cittadino è libero di pubblicare sulla propria pagina notizie che  ritiene opportuno. Il problema sta alla fonte della notizia vale a dire   all’amministrazione comunale di Santo Stefano ed  ai suoi rappresentanti che anziché veicolare sul sito  internet del Comune quanto di interesse pubblico, senza  contegno utilizzano   la pagina “privata” del gruppo politico per fornire informazioni di pubblico interesse.Con questo tipo di comportamento politico -amministrativo si obbligherebbe il cittadino che non si riconosce nel gruppo politico Arcobaleno di consultare la omonima pagina fb per attingere informazioni riguardo il proprio Comune.

 

“Non  conoscono le norme elementari  sulla  trasparenza e sul  rispetto della collettività intera- sostiene il consigliere Franco Garofalo di “Comune in Comune”che denuncia l’anomalia tutta santostefanese in materia di comunicazione pubblica e di trasparenza amministrativa.La comunicazione ha un ruolo essenziale- sottolinea Garofalo  per la comunità in quanto  consente non solo la condivisione delle informazioni,  ma soprattutto consente la condivisione di punti di vista, obiettivi, interpretazioni della realtà sulla base delle quali è possibile organizzare l’azione comune.

“Una vergogna – incalza  il consigliere Franco Garofalo – che da tempo denuncia, insieme ai consiglieri di opposizione lo stato di degrado politico  in cui versa la comunicazione pubblica del Comune e il territorio, ulteriormente peggiorata in questo lungo periodo di pandemia.  Garofalo  rileva ancora –  come le scelte adottate dall’amministrazione comunale abbiano svuotato  di senso e significato il sito istituzionale del Comune, ritenuto un bene Comune per la condivisione delle attività portate avanti  da tutti gli organi del governo del  Comune che ricorda- Garofalo – a chi disconosce la materia o fa finta di non conoscre  sono:  il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.  Tra questi organi  il Consiglio rappresenta il massimo organo istituzionale rappresentativo della collettività locale in quanto eletto direttamente dal corpo elettorale.

Nel sito istituzionale dell’ente non solo non vengono veicolate tutte le  informazioni di interesse pubblico, preferendo la pagina fb del gruppo politico “Arcobaleno”, ma l’amministrazione  oppone un netto rifiuta,  perfino,  ad  individuare e riservare un link nel sito istituzionale riservato alle minoranze consiliari chiamate a svolgere una funzione rilevante sul piano del controllo politico- amministrativo dell’ente locale.

La stessa amministrazione comunale oppone un netto rifiuto alla richiesta avanzata dal gruppo di minoranza “ Comune in Comune” di istituire una pagina istituzionale FB per fornire  informazioni e servizi dal Municipio, attraverso l’individuazione di una  Linea diretta, così come hanno fatto tutti i Comuni della zona attraverso la quale forniscono  ” informazioni utili e di servizio a chi vive o lavora nel  territorio”, attuando la politica dell’ascolto  in rete.

L’impiego delle tecnologie  costituisce lo strumento principale per il mutamento delle relazioni fra soggetti, che richiede un rilevante cambiamento culturale, in particolare per i  Comuni, i quali sono tenuti a rendere conoscibili e fruibili i dati in loro possesso, garantendone la qualità e l’aggiornamento. Il principio della partecipazione attiva e della trasparenza dell’azione amministrativa, con particolare  riferimento alle tecnologie informatiche, sancisce quattro diritti fondamentali: il diritto all’accesso, il diritto all’informazione, il diritto alla formazione, il diritto alla partecipazione.  La trasparenza intesa come “accessibilità totale” trova, quindi, – conclude Garofalo –  naturale attuazione, nell’era digitale, attraverso la pubblicazione sul sito  web istituzionali delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione.

Non utilizzare gli strumenti tecnologici moderni anche per tenere i consigli comunali da remoto,   veicolare  informazioni di utilità pubblica privilegiando  siti privati  anzicchè utilizzare il proprio sito istituzionale, non solo non garantisce trasparenza, partecipazione e rispetto della cittadinanza ma dimostra come l’amministrazione comunale non dia alcun significato all’ascolto del cittadino, non dia significato alla cittadinanza e alle diversità  e al dissenso in essa presente, privilegiando solo gli aspetti inerenti la mera propaganda politica.