Con l’avvento delle festività natalizie nel Savuto, cuori e fornelli si scaldano all’unisono, accogliendo prelibatezze natalizie per deliziare i buongustai e creare un’atmosfera di convivialità e allegria. Le tradizioni culinarie del Savuto omaggiano le papille gustative con sapori, odori e profumi tipici di questo periodo festivo.
Le dolci melodie di “‘A strina” risuonano per le vie dei borghi del Savuto, accompagnate da fisarmoniche, chitarre e tamburelli. Gli “strinari” visitano le famiglie prescelte, formulando auguri di buon anno, brindando con un bicchiere di vino e condividendo i prodotti caserecci preparati per la festività.
Tra i prodotti tipici spiccano i turdilli, le scalille e chianulille, dolci natalizi tramandati di generazione in generazione. Questi tesori culinari, preparati con passione e dedizione, conquistano il palato e riscaldano il cuore, creando un’atmosfera di gioia e condivisione nei paesi del Savuto.
I turdilli, considerati il re dei dolci natalizi, sono gnocchi fritti ricoperti di miele di fichi, castagno o miele di api, preparati con ingredienti semplici ma densi di sapore. Le scalille, morbide all’interno e fragranti all’esterno, simboleggiano le “piccole scale” per un cammino ascendente verso Gesù, celebrato il giorno di Natale.
E chinulidde, a forma di mezzaluna, deliziano con un ricco impasto a base di farina, uova, zucchero, cannella, olio e vermut. Possono essere fritti o cotti al forno, ricoperti di zucchero e ripieni tradizionalmente con mostarda e pezzettini di noci.
Queste delizie, offerte durante lo scambio degli auguri, il cenone o la tombolata, rappresentano un rituale che unisce le generazioni e crea un legame tra passato e presente. Avvicinandosi alle festività, le tavole si preparano a un tripudio di sapori e profumi unici, legati alle tradizioni culinarie del territorio.
Alle tradizioni gastronomiche si aggiunge il rituale del falò “A focara”. Alla vigilia di Natale, diversi paesi del Savuto illuminano le piazze con grandi falò, costruiti con legna raccolta nei campi o donata dalle famiglie agli organizzatori. Attorno alla focara accesa il 24 dicembre ci si riunisce a suon di musiche e allegria consumando dolci natalizi e bevande amplificando l’esperienza festiva.