Istituita dalla Fao nel 2019 – si celebra sabato 26 novembre, il valore dell’olivo, un albero protettore del nostro pianeta, simbolo di pace e armonia. La dichiarazione sottolinea il ruolo dell’olivicoltura per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e il suo contributo essenziale alla lotta contro il cambiamento climatico. Il messaggio che emerge dalla ricorrenza è chiaro: con l’olivo difendiamo il pianeta e preserviamo la nostra salute. Originario del Mediterraneo, l’albero dell’olivo è diffuso in tutti e cinque i continenti. Ovunque dimori, questa pianta, andrà ad agire contro il cambiamento climatico: assolverà un ruolo importante per l’ambiente in quanto durante il suo ciclo colturale assorbirà un quantitativo di CO2 superiore al gas effetto serra emesso durante il processo di produzione dell’olio di oliva. L’olio di oliva e le olive da tavola, rappresentano ingredienti fondamentali della dieta mediterranea. Con la loro gran varietà di sapori e aromi danno vita a una gastronomia unica, guardata con interesse famosi chef internazionali. Note sono le proprietà salutari e nutrizionali dell’olio e delle olive che svolgono nei processi di prevenzione di talune patologie. L’olivo significa cultura, economia, territorio, paesaggio, collegamento tra i popoli. Rappresenta una cultura di antiche radici, un elemento catalizzatore dell’economia e fortemente rappresentativo del paesaggio. L’odierna ricorrenza ricorda pone sotto i riflettori l’olio di oliva, un alimento unico, inimitabile, salutare, componente fondamentale e caratterizzante della dieta mediterranea. La produzione di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo. L’Italia è il secondo Paese produttore dopo la Spagna e precede Grecia, Turchia e Marocco.