Domenica 21 novembre 2021, si celebra la Giornata Nazionale degli Alberi o Festa degli Alberi. E’ una ricorrenza istituita su iniziativa del Ministero dell’Ambiente con la legge 1 del 10/2013. Rappresenta un punto di riferimento per la protezione della biodiversità del nostro paese e in generale per la sensibilizzazione sulla fondamentale funzione svolta dagli alberi nella pulizia dell’atmosfera e la prevenzione contro il dissesto idrogeologico.
La Giornata degli alberi , ricordiamo – venne istituita in ottemperanza alla ratifica parlamentare del Protocollo di Kyoto (1997), risalente al 2002. Il trattato internazionale presentato dalla Convenzione Quadro dell’ONU per il contrasto del surriscaldamento globale fu sottoscritto da più di 180 paesi nella città giapponese e nell’ambito della festa degli alberi invitava ad adottare questa iniziativa a livello nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo dei vari paesi.
Un patrimonio che ha subito in quest’anno un duro colpo a causa degli incendi che hanno distrutto migliaia di ettari di boschi. Si conta che da gennaio 2021 al mese di agosto siano andato in fumo 158.000 ettari di boschi e foreste, una superficie enorme distrutta con gravi conseguenze sulla biodiversità. Situazione resa ancora più disastrosa dal fatto che il 44% dei Comuni italiani interessati non compila da anni il catasto degli incendi, uno strumento fondamentale per mappare i territori colpiti e studiare apposite azioni di prevenzione e rimboschimento, e che oltretutto è obbligatorio per legge. Questo determina rischi altissimi di desertificazione per un quinto del territorio nazionale, con conseguenze potenzialmente gravissime sull’agricoltura e sulla fauna.
I benefici che produce un albero sono noti a tutti, ma tutti non sono rispettosi del valore “umano” che esso produce. Quando osserviamo un albero, al alto, medio o piccolo fusto, non ha importanza, il nostro battito cardiaco rallenta, la nostra pressione si abbassa, la parte primordiale del nostro cervello ci suggerisce subito: protezione, alimentazione, energia, insomma vita e benessere È tra le ramificazioni del fusto e le parti visibili dell’albero, infatti, che la nostra specie umana ha mosso i primi passi, tra quell’accogliente e confortevole grembo verde, ricco di ossigeno e virtù naturali. Solo questo è sufficiente per dedicare, celebrare e omaggiare il senso culturale e sociale della Giornata nazionale degli alberi.
Gli alberi svolgono una infinità di funzioni e producono immensi benefici sociali, comunitari, ambientali ed economici. All’ombre di un albero ci sentiamo sereni, in pace , riposati e tranquilli. Nell’ambito urbano svolgono anche una funzione di architettura, di ingegneria, migliorando il paesaggio, il clima e la qualità dell’aria. Le foglie assorbono anidride carbonica dei gas serra durante la fotosintesi e successivamente la stoccano nelle strutture permanenti. Sono tra gli esseri viventi più antichi del pianeta, si ritiene che l’organismo vivente più vecchio conosciuto sia un abete rosso le cui radici hanno 9.550 anni. Di fronte, quindi, al taglio indiscriminato degli alberi, di fronte agli scempi che si consumano giornalmente nell’ambiente e nel territorio, diventa facile leggere il “pensiero vegetale” di queste antiche creature che hanno assistito a milioni di cicli vitali. Quanto insignificante appaia agli occhi di questi organismi, così antichi che hanno assistito a milioni di cicli vitali, l’agire dell’uomo moderno nei confronti della natura e del suo habitat.