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Domani 20 novembre 2021 Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza.

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Dinet Etienne. Bambini che saltano (1884)

Domani sabato  20 novembre 2021 ricorre la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.  Una data che rammenta la sottoscrizione della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato internazionale in cui sono stati fissati i principi universali a tutela dei bambini e dei ragazzi di tutto il mondo. Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata nel 1989, l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991. Insieme all’adozione della convenzione si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine.

Sovente si sostiene che il nostro Paese non sia un ” Paese per bambini”: da tempo si afferma che l’Italia non sia un Paese per i più piccoli. In parte è vero: da qualche decennio, infatti, la popolazione al di sotto dei 18 anni è diminuita  di circa 600 mila minori negli ultimi 15 anni. Nel contempo è aumentata la povertà portando a 1 milione i bambini, le bambine e le /gli adolescenti senza lo stretto necessario per vivere.

Dopo  un  decennio di lento declino, sembra quasi diventato un luogo in cui l’infanzia è “a rischio estinzione”.

La popolazione al di sotto dei 18 anni è diminuita di circa 600mila minori negli ultimi 15 anni: nello stesso periodo di tempo la povertà assoluta è aumentata portando a 1 milione i bambini, le bambine e le/gli adolescenti senza lo stretto necessario per vivere.

L’impatto  della pandemia ha contribuito a  seminare  paure  ma anche a  incentivare  serie sul piano delle disuguaglianze. Conseguenze che devono far riflettere sul futuro delle nuove generazioni, oggi private dalla socialità, da opportunità e da barriere che hanno ostacolato l’espressione delle singole identità libere.

L’evento, pertanto,  cade in un momento particolare della vita sociale   delle nostre comunità,  quello della pandemia da Covid 19 i cui  effetti determinati dalle limitazioni imposte  da norme,  dall’attuazione di comportamenti relazionali   nuovi e inconsueti, finalizzati a tutelate la salute pubblica hanno compresso  una serie di diritti che sembravano definitivamente acquisiti, come quelli all’istruzione, alla socialità, alla partecipazione, allo sport ed al tempo libero.  E’ fondamentale che ad ogni livello istituzionale si  diffonda  la  cultura della protezione e  incoraggiare l’azione per migliorare il benessere di tutti i bambini a livello locale e  globale.