Home Attualità Decapitazione dei rettili dal collo lungo nell’era dei dinosauri: Una prova fossile...

Decapitazione dei rettili dal collo lungo nell’era dei dinosauri: Una prova fossile diretta svela l’aggressione dei predatori, conferma uno studio tedesco

50

Una prova fossile diretta conferma per la prima volta che, all’epoca dei dinosauri, i rettili dal collo lungo venivano decapitati dai loro predatori. La dimostrazione giungerebbe  dallo  studio dello Staatliches Museum für Naturkunde di Stoccarda, in Germania,  apparso  sulla rivista Current Biology Nell’era dei dinosauri, molti rettili marini avevano un collo  particolarmente  lungo rispetto ai rettili di oggi. La notizia è ripresa dall’ Agi  e  i ricercatori  avrebbero  esaminato gli insoliti colli di due specie triassiche di Tanystropheus, un tipo di rettile lontanamente imparentato con coccodrilli, uccelli e dinosauri. Le specie avevano un collo unico, composto da 13 vertebre estremamente allungate e da costole a forma di puntone. Di conseguenza, è possibile  che questi rettili marini avessero il collo irrigidito e aspettassero di tendere un’imboscata alla preda. Ma, a quanto pare anche i predatori di Tanystropheus approfittavano del lungo collo per trarne vantaggio. Un attento esame delle loro ossa fossilizzate mostra ora che i colli di due esemplari di specie diverse con il collo reciso presentano chiari segni di morsi, in un caso proprio nel punto in cui il collo era spezzato. Secondo i ricercatori, questi reperti offrono una prova rara delle interazioni tra predatori e prede nei reperti fossili risalenti a oltre 240 milioni di anni fa. “I paleontologi hanno ipotizzato che questi colli lunghi costituissero un evidente punto debole per la predazione, come già raffigurato in modo vivido quasi 200 anni fa in un famoso dipinto di Henry de la Beche del 1830”, ha dichiarato Stephan Spiekman dello Staatliches Museum für Naturkunde di Stoccarda, in Germania. “Tuttavia, fino al nostro studio attuale su questi due esemplari di Tanystropheus, non c’erano prove di decapitazione o di qualsiasi altro tipo di attacco mirato al collo, conosciute nell’abbondante documentazione fossile di rettili marini dal collo lungo”, ha continuato Spiekman che aveva precedentemente studiato questi rettili come oggetto principale del suo lavoro di dottorato presso il Museo Paleontologico dell’Università di Zurigo, in Svizzera, dove sono conservati gli esemplari.