Home Attualità Dal Di-Vino al Divino” al centro del dibattito culturale a Dipignano

Dal Di-Vino al Divino” al centro del dibattito culturale a Dipignano

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Il romanzo di Francesco Garofalo protagonista di un evento promosso dalla Pro Loco, con interventi di spessore su temi universali

DIPIGNANO – Un incontro intenso e ricco di riflessioni quello promosso dalla Pro Loco di Dipignano, che ha messo al centro il romanzo di Francesco Garofalo, “Dal Di-Vino al Divino. Il religioso agnostico che si fece conquistare dagli Angeli”. L’evento, ospitato nel salone dell’associazione, ha visto la partecipazione di figure istituzionali, intellettuali e rappresentanti del mondo culturale e associativo, in un clima di ascolto e confronto. A coordinare i lavori, con garbo e competenza, è stato Giuseppe Nicoletti, già sindaco,  che ha valorizzato i messaggi profondi dell’opera, sottolineando come “non è forte chi non cade, ma chi cade e si rialza”. Il romanzo – ha aggiunto – “potrebbe rientrare a pieno titolo nella saggistica contemporanea, per la forza dei contenuti e

l’originalità della prospettiva. I lavori sono iniziati con il.saluto del sindaco, Gaetano Sorcale, che ha evidenziato come il libro riesca a toccare corde profonde e universali: “È una storia difficile da raccontare, ma qualcuno sceglie, con coraggio e sensibilità, di farlo”. Il romanzo – distribuito su Amazon e disponibile anche presso la libreria Mondadori di Piano Lago – è stato analizzato nei suoi molteplici livelli: umano, sociale, economico e spirituale. Il prof. Eugenio Maria Gallo, autore della prefazione, ha sottolineato come i protagonisti sembrino “persone reali”, frutto di una scrittura che intreccia narrazione e vita con autenticità e fascino. Tra gli interventi più significativi, quello di Mario Oliverio, già presidente della Regione Calabria, che ha parlato della fragilità di Don Drink, figura emblematica di un’umanità in cerca di senso: “Una fragilità che può portare alla fuga, ma che nel romanzo diventa occasione di riscatto. L’opera valorizza la diversità come risorsa, non come limite”.

Il vicepresidente della Pro Loco, Alessandro Turco, ha portato i saluti del presidente Paolo Aloe, impossibilitato a partecipare, e ha ringraziato i presenti sottolineando l’importanza dell’iniziativa come momento di crescita condivisa. Molto apprezzato anche l’intervento di Pietro Perugini, presidente del Centro Documentazione e Studi, che ha affermato: “Mi ha colpito la centralità della diversità e del peccato come elementi di trasformazione. È forse proprio l’incontro con il limite a generare la metamorfosi del protagonista”. A seguire, Francesco Capocasale, già sindaco, ha rafforzato il legame tra narrazione e territorio. Sulla stessa linea i contributi di Carlo Misasi (Associazione Destinazione Jassa), Idapaola Cerenzia (coordinatrice del Gruppo Sviluppo Savuto) e Saverio Marrello (presidente del Rotary Club Rogliano-Valle del Savuto), che hanno evidenziato il ruolo propulsivo della cultura e dell’associazionismo per il futuro del comprensorio. Ha partecipato all’evento lo stesso autore del romanzo, Francesco Garofalo, che ha ringraziato tutti per i positivi punti di vista espressi sul suo lavoro. In seguito, ha risposto con attenzione alle domande dei presenti e alle sollecitazioni emerse durante il dibattito.

Il romanzo dal “di-vino al Divino” , dopo essere stato presentato presso la Mondadori di Piano Lago, al Senato nella prestigiosa Sala Nassirya e all’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha iniziato il suo viaggio sui territori. Ospitato dalle istituzioni locali e da associazioni impegnate a promuovere la cultura come potente strumento di cambiamento, il libro continua a stimolare riflessioni sul vivere bene insieme e sulla costruzione di una società più consapevole e solidale.(La Redazione)