Il protocollo nasce dall’impegno degli studenti che hanno risposto all’appello della “Narrativa di Madi”, la prima guida estiva a fumetti in cui la protagonista è una giovane colpita dal bodyshaming, un fenomeno in costante crescita sulla rete. Questa iniziativa è volta a informare e sensibilizzare giovani, genitori e insegnanti sull’uso responsabile dei dispositivi connessi alla rete. Il decalogo è il risultato di un lavoro condotto dagli studenti, rispondendo all’invito contenuto nella “Storia di Madi”, una dispensa estiva a fumetti che affronta il tema del bodyshaming, un fenomeno in costante aumento online. Il prefetto Cortese sottolinea la sfida che gli adulti affrontano nel comprendere i giovani immersi nel mondo online, specialmente per quanto riguarda i loro bisogni e modelli di riferimento. Egli afferma che per rendere internet un luogo più sicuro, è fondamentale diffondere una cultura della sicurezza e responsabilizzare i ragazzi verso una navigazione più consapevole. Il decalogo si propone di coinvolgere il maggior numero possibile di studenti per sensibilizzarli su questo tema cruciale. Il prefetto Cortese aggiunge che la significativa partecipazione delle scuole e degli studenti alla creazione del decalogo conferma l’importanza del progetto #cuoriconnessi, rafforzando l’impegno quotidiano nell’educare giovani, insegnanti e genitori su un utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia. Marco Titi, direttore marketing di Unieuro, sottolinea che dopo otto anni di collaborazione con la Polizia di Stato, mantengono costantemente alta l’attenzione su questioni di grande rilevanza sociale.
Ecco il decalogo: Immedesimarsi nell’altro ci rende persone migliori. Il sorriso e l’attenzione per il prossimo sono un segno di forza. Mai dimenticarsi che le parole giuste, così come quelle sbagliate, esercitano un grande potere sulle nostre vite. Se scopri che qualcuno è vittima di cyberbullismo aiutalo. Nella vita siamo responsabili di ciò che facciamo ma anche di ciò che fingiamo di non vedere. Non accettiamo passivamente tutto ciò che leggiamo o vediamo online. Utilizziamo il nostro pensiero critico e poniamoci sempre delle domande. Mai dimenticare che il mondo online è formato da altri esseri umani. Usiamo lo smartphone in maniera prudente, non condividiamo le immagini intime ed evitiamo sempre di offendere altre persone. Quando si è vittime di bullismo e di cyberbullismo la solitudine è la nostra prima nemica. Chiedere aiuto è il primo passo verso la soluzione del problema. Rispettiamo sempre le idee degli altri e se non siamo d’accordo parliamo! Gli haters sono dei deboli incapaci di confrontarsi. Ricordiamoci che le persone forti sono quelle che non offendono gli altri ma li aiutano.