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Crescono i dubbi sulla gestione del patrimonio della novantottenne, deceduta a Santo Stefano di Rogliano. ” Il Comune, in qualità di erede testamentario, sollecitato dalla minoranza a richiedere gli estratti conto.

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Il paese è piccolo e la gente mormora sottovoce, condividendo storie e indiscrezioni. Con il passare del tempo, i sospetti riguardo alla gestione del patrimonio della defunta novantottenne, ereditato dal Comune (beni mobili)  e dall’Ente  parrocchia di Santo Stefano promartire( beni immobili) , aumentano insieme ai quesiti sollevati dalle informazioni  e dagli atti  resi pubblici. Questi dubbi si riferiscono al periodo prima della nomina ufficiale dell’amministratore di sostegno, che è avvenuta un mese prima della morte della signora e in concomitanza con il suo ricovero in una struttura sanitaria locale. Nel 2021, la signora si trasferì da Roma a Santo Stefano di Rogliano per trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella sua casa situata al centro del paese. Aveva lasciato la sua abitazione nel quartiere Garbatella a Roma, dove aveva vissuto per motivi lavorativi. Da diversi anni era in pensione e viveva da sola.  Un’amica romana, ci confida che negli ultimi mesi, prima del suo trasferimento a Santo Stefano, la signora sentiva  il peso della sua età e la fragilità che ne conseguiva, e aveva sempre paura di essere derubata dei suoi beni accumulati durante la sua  attività lavorativa.  Aveva lavorato presso la Casa dello studente dell’Universitá  La  Sapienza di Roma. Questa amica ha confermato che aveva cercato di mettersi in contatto con la signora a Santo Stefano, ma che all’altro capo del telefono le rispondevano che la signora era a letto e non poteva rispondere. Altri conoscenti e amici – sostengono che avrebbero tentato di comunicare telefonicamente con l’anziana donna-  ottenendo  una similare risposta.

Molte persone che conoscevano bene l’anziana signora sono sempre più perplesse riguardo alla gestione del suo patrimonio, in particolare riguardo alla gestione dei suoi beni mobili, come denaro, depositi bancari e oggetti preziosi. Nonostante la nomina di un amministratore di sostegno avvenuta  un mese prima del decesso dell’anziana donna , ci sono ancora molte incertezze che devono essere risolte e domande senza risposta. Si  dovrà fare  chiarezza sulla situazione e di scoprire cosa sia realmente accaduto. In un piccolo paese dove tutti si conoscono, le voci  si diffondono rapidamente, ma al momento non ci sono prove concrete che supportino questi sospetti. La gente è ancora preoccupata e vuole sapere se le voci riguardanti la scomparsa di oggetti d’oro e preziosi abbiano un fondamento  di verità.

È noto che l’anziana donna abbia venduto la sua casa (nuda proprietà)  situata a Roma, nel famoso quartiere Garbatella, incassando  una somma equivalente a oltre 300.000 euro. I soldi sarebbero  transitati dal suo conto custodito in  un noto  Istituto di Credito a Roma  e successivamente  spostato  in  un noto Istituto di Credito a Cosenza, situato in Corso Mazzini. Questo solleva immediatamente una domanda: se la signora non era  autonoma,  autosufficiente ed aveva necessità di essere assistita  costantemente, giorno e notte, perché il conto è stato trasferito in una banca lontana dal paese, invece che in una banca locale? Chi ha avuto il controllo dei suoi beni, inclusi i conti bancari e gli altri valori mobili ed immobili di cui era in possesso prima della nomina dell’Amministratore di sostegno? La minoranza consiliare ha anche espresso il proprio intervento sulla triste vicenda, chiedendo alla Sindaca, in quanto rappresentante legale del Comune, ereditario dei beni mobili, di richiedere subito  le copie degli estratti conto e dei movimenti delle somme registrate prima della nomina dell’Amministratore di sostegno, avvenuta a luglio del 2022, ovvero un mese prima del decesso dell’anziana signora, registrato ad agosto dello stesso anno. È importante conoscere come,  quando e dove siano   state utilizzate le risorse economiche accumulate dalla defunta durante la sua vita, dato che viveva da sola, era vedova e senza figli ed  era molto attenta alle spese, come ci ha confermato una sua amica romana.

Adesso si attende che la Sindaca fornisca la documentazione richiesta dalla minoranza consiliare per iniziare a comprendere come e da chi sono state gestite realmente le risorse economiche della testatrice  e  conoscere  i beni mobili reali  che saranno destinati al  Comune in virtù del testamento pubblico reso noto e discusso durante un  consiglio comunale.