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Confronto delle idee per la crescita di S. Stefano di Rogliano. La Sindaca e la maggioranza snobbano l’incontro organizzato dal gruppo consiliare di Minoranza. Per la Capogruppo, invece è una manifestazione di disappartenenza

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La Sindaca (PD)  e  la sua  maggioranza snobbano la riunione  svoltasi nella sala consiliare del Comune di Santo Stefano di Rogliano dal tema: “Confronto delle idee per la crescita del paese”. Sebbene educatamente invitati dalla capogruppo consiliare della minoranza, Ida Paola Cerenzia, a partecipare all’incontro e confrontarsi sulle idee,   la Sindaca, Lucia Nicoletti e  tutti i consiglieri di maggioranza  hanno preferito manifestare  totale indifferenza verso l’iniziativa, svoltasi  regolarmente nel salone consiliare del palazzo comunale ” Oreste Mazzei”. L’assenza degli amministratori dispiace – ha  esordito  Ida Paola Cerenzia-  perché denota un “senso di disappartenenza che non fa bene alla comunità”. L’esponente dell’opposizione consiliare non ha dubbi sul significato racchiuso nell’assenza degli amministratori locali. Questo comportamento – ha sostenuto- anziché unire, divide la comunità. Noi continueremo a sostenere la linea del confronto e delle proposte per il bene del paese, non solo in Consiglio comunale, peraltro, sempre meno partecipato dai cittadini , vuoi per gli orari di convocazione vuoi per impegni che ciascuno assolve. Noi continueremo su questa strada per coinvolgere il cittadino nella vita reale del paese. ” Basta con i pregiudizi”.
Subito dopo l’intervento introduttivo della capogruppo è intervenuto il consigliere comunale Mario Salerno il quale ha soffermato l’attenzione sulle idee, sulle proposte avanzate dalla minoranza in questi anni di legislatura per migliorare, potenziare e fornire moderni servizi alla comunità, tramite politiche pubbliche locali da avviare con il coinvolgimento effettivo e non immaginario dei cittadini.
 La parola è passata al consigliere Franco Garofalo che si è soffermato sul rispetto della legalità, della trasparenza e sul ruolo istituzionale assegnato dalla legge e dagli elettori ad ogni singolo consigliere. Garofalo  si è soffermato sui ruoli   istituzioni locali  e sul rapporto tra Chiesa e Comune. Questi ruoli a Santo Stefano non sono chiari, – ha detto – vengono confusi e  gli atti   dimostrano quanto asserito.  Garofalo  individua, anche , questa confusione di ruoli,   nella nota concordata tra la Sindaca e il Parroco del luogo, inviata al Presidente della Repubblica,  finalizzata a  conferire ad un cittadino, già sindaco di santostefano, padre di un assessore comunale, un’ alta e prestigiosa onorificenza. Garofalo ha posto al riguardo una serie di quesiti che scaturiscono dal metodo utilizzato dai rappresentanti delle due istituzioni, dalla valutazione del contenuto della lettera firmata dalla Sindaca, Lucia Nicoletti  e concordata con il Parroco del luogo.   Per Garofalo si tratta tutto di un affare PD, di un interesse politico della ditta- direbbe qualcuno –  estraneo agli interessi delle istituzioni pubbliche e religiose.