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Con Sartori scompare un vero scienziato della politica

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Con Giovanni Sartori, acuto osservatore dei fenomeni sociali, autore di decine di saggi, scompare una delle migliori intelligenze della scienza politica. Eccezionale la sua grande capacità di coniugare la competenza scientifica con la grande capacità comunicativa, comprensibile ed efficace. Era nato a Firenze 92 anni addietro (13 maggio 1924) ed era ancora Professor Emeritus in the Humanities, alla Columbia University, New York (dal 1994) nonché docente emerito dell’Università di Firenze. Laureato in Scienze politiche e sociali a Firenze nel 1946, negli anni successivi ha insegnato in numerose università, incluse le straniere più qualificate. Si annovera tra i più autorevoli e appassionati commentatori della politica contemporanea ed i suoi libri sono tradotti in più di trenta lingue.
“Il mondo è diventato così complicato che sfugge alla comprensione anche degli esperti”. E’ la riflessione alla quale ricorreva spesso per evidenziare la complessità della lettura dei fenomeni.
A Giovanni Sartori , editorialista del Corsera, analista fuori dagli schemi, costituzionalista e divulgatore, si deve anche la definizione di Mattarellum e poi Porcellum alle leggi elettorali, per poi smontare passo dopo passo la riforma elettorale ideata da Renzi.
Sartori può essere considerato a pieno titolo uno dei principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, dei sistemi di partito e dell’ingegneria costituzionale nel mondo accademico internazionale.
Nel 1963 Sartori partecipò al primo concorso di sociologia indetto in Italia. Lascia poi l’Università italiana per andare a insegnare negli Usa
Dal 12 maggio 2016 gli è dedicata una sala nella biblioteca del Senato, alla quale ha donato un rilevante fondo librario.
Con Sartori va via un grande intellettuale , uno dei massimi politologi del nostro tempo, una figura che ha dato lustro al nostro Paese e diffuso nel mondo le virtù della sua Firenze.
Nel rispetto della volontà espressa nel suo testamento, non si terranno funerali religiosi né civili. La salma sarà tumulata nella cappella di famiglia nel cimitero delle Porte Sante di Firenze.