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Comune unico tra Cosenza, Rende e Castrolibero: Il PD lancia i comitati per il “Sì” nonostante le critiche al centrodestra

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Il Partito Democratico prende una chiara posizione a favore della fusione dei Comuni. La segreteria provinciale, per voce del segretario Salvatore Giorno, annuncia: «Come Segreteria provinciale promuoveremo la costituzione dei comitati “Democratici per il Sì” a sostegno del progetto di fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero». Giorno prosegue spiegando che «l’iniziativa si colloca all’interno dell’elaborazione programmatica del partito e del Gruppo consiliare regionale. Pur condannando il metodo autoritario adottato dal centrodestra per giungere alla costituzione del Comune unico, il PD cosentino ritiene necessario fare una scelta chiara in vista del prossimo referendum consultivo, il cui esito dovrà essere preso in seria considerazione dal Consiglio regionale. Questa scelta non può che essere per il Sì al Comune unico, in linea con una battaglia storica della sinistra cosentina».

«Opportunità da non sprecare» Le opportunità offerte dalla fusione, secondo il PD, sono molteplici: crescita del territorio, miglioramento dei servizi, razionalizzazione dei bilanci e un disegno urbanistico più coerente, garantendo, in sintesi, maggiori possibilità per tutti i cittadini. «Non possiamo permetterci di sprecare queste opportunità – aggiunge il segretario –. La fusione va fatta e va fatta bene. È per questo che la Federazione Provinciale del PD, pur consapevole delle diverse opinioni presenti nel centrosinistra a livello locale, si impegnerà a promuovere i comitati per il Sì, assumendo un ruolo di guida politica su scala intercomunale. Ogni comune coinvolto avrà il proprio comitato direttivo, i cui dettagli saranno resi noti a breve. La fusione rappresenta una scelta cruciale per il futuro del nostro territorio, e i comitati per il Sì diventeranno un luogo di confronto aperto e partecipazione attiva per tutti coloro che credono in questo progetto. Chiederemo presto un incontro, in particolare ai Presidenti dei Consigli comunali, per illustrare il nostro piano».