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Comune di San Giovanni in Fiore. Lettera intimidatoria alla responsabile dell’Ufficio personale”- La Sindaca, Rosaria Succurro presenta denuncia e dichiara: ” nessuno si azzardi a calpestare la legalità e ad imporre il proprio codice personale nella gestione degli uffici comunali.

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Sono appena uscita dalla caserma dei Carabinieri. Ho presentato un esposto perché un anonimo ha mandato una lettera intimidatoria alla responsabile dell’Ufficio personale del Comune”. La Sindaca del Comune di San Giovanni in Fiore,  Rosaria Succurro, attraverso  la rete comunica di aver presentato alla locale caserma dei carabinieri un esposto per denunciare  alle autorità quanto accaduto.

La Sindaca  informa che “L’ignoto autore si è firmato come amico della stessa responsabile, ha scritto di rispettarne presunti amici, non meglio precisati, e le ha “consigliato” di annullare un atto pubblico. Già, “consigliato”.

Questo probabilmente – scrive la prima cittadina di San Giovanni in Fiore- perché sta creando fastidio l’azione amministrativa della giunta in carica e della maggioranza che la sostiene, tesa in primo luogo alla salvaguardia dei beni comuni e all’eliminazione di privilegi privati a danno della comunità.

“Questi tentativi di condizionare l’autonomia e la libertà degli uffici vanno stroncati sul nascere. Perciò ho subito denunciato il fatto alla magistratura. Non bisogna lasciare neppure un millimetro a chi preferisce tali mezzi a quelli consentiti dalle leggi e dall’ordinamento”.

“San Giovanni in Fiore non è la città degli amici né degli amici degli amici. Qui tutti gli eletti respingono la cultura e la mentalità mafiosa. Sono vicina alla responsabile dell’Ufficio personale, – continua la  Sindaca – che difendo con tutta me stessa. I dipendenti del Comune di San Giovanni in Fiore sono separati dalla politica e operano nel rispetto della legge e dei ruoli stabiliti dalle norme.

La Sindaca Rosaria Succurro respinge  con fermezza questi tentativi di calpestare la legalità : ” Nessuno – conclude – si azzardi a calpestare la legalità e ad imporre il proprio codice personale nella gestione degli uffici comunali.