La vicenda ha fatto il giro del web riproponendo la discussione sul celibato dei preti che è una prassi che diventa norma del 1215.
Il fatto è avvenuto nella medesima parrocchia dove i due preti hanno lasciato la tonaca per “amore”.
Da tempo i parrocchiani di San Pio X a Città di Castello erano al corrente che il vice parroco, stava riflettendo sulla sua vocazione.
Il vescovo di Città di Castello ha parlato di «profonda gratitudine ai sacerdoti che con gioia si donano quotidianamente e per tutta la vita nel generoso esercizio del ministero in favore del popolo di Dio. Chiediamo al Signore il dono della fedeltà a tutte le vocazioni e per i due nuovi candidati al sacerdozio, che saranno ordinati nel corso di quest’anno».
A parlare di una scelta di vita legata all’amore sono i quotidiani locali che riprendono voci della città umbra. Per Don David ci sarebbe il riavvicinamento con una volontaria laica che aveva conosciuto lavorando per la Caritas prima di entrare in seminario. Per Don Samuele ci sarebbe invece l’incontro con un’infermiera e l’avvio di una nuova fase dell’esistenza.
Il presidente della Conferenza episcopale umbra, Renato Boccardo, ha parlato di un «momento di prova per le Chiese locali». Ha ribadito anche che «il celibato è un orientamento “altro” che si dà alla propria vita e quindi anche alla propria affettività e sessualità e lo si può vivere in pienezza e con il cuore colmo di gioia solo rispondendo pienamente alla chiamata del Signore» e ha inviato a una «riflessione seria e approfondita sul percorso formativo che porta al sacerdozio».