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Calabria: sciolti cinque consigli comunali. La politica rifletta

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Sciolti cinque consigli comunali calabresi per gravi sospetti di condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Al decreto emesso dal Consiglio dei Ministri risultano interessati cinque Comuni calabresi. Tra questi Comuni figura anche Lamezia Terme che si annovera terza città della Regione, sede dell’unico aeroporto internazionale della Calabria. Gli altri enti locali interessati al provvedimento sono: Cassano Jonio, Isola Capo Rizzuto, Marina di Gioiosa Jonica e Petronà.
Commento: in attesa che nell’interesse collettivo e della democrazia sia fatta piena luce sui fatti che hanno portato allo scioglimento delle massime assise dei Comuni interessati, pensiamo che sia arrivato il momento che la politica rifletta sulla validità o meno dello strumento dello scioglimento, avviato circa un quarto di secolo addietro. Rifletta sull’efficacia o meno di questo strumento che ha azzerato, nell’arco delle varie legislature, più volte le medesime assise democratiche espresse dalle comunità locali. Per comprendere cosa stia accadendo, è necessario guardare il passato. La legge 221/91 doveva avere valore preventivo, affidando al ministero dell’Interno il potere di sciogliere i Comuni in modo autonomo e svincolato dalle indagini della magistratura, lunghe e complesse. Durante questo trentennio, dall’applicazione della norma viene fuori invece una storia diversa, in cui i governi hanno utilizzato questo strumento con un forte potere discrezionale politico. Quasi sempre hanno applicato la legge in seguito a indagini penali. Nel 2012 per la prima volta è stato sciolto perfino un capoluogo di provincia importante come Reggio Calabria. La politica, innanzitutto, deve riflettere sui fatti registrati che mettono in seria difficoltà l’ agibilità democratica, lo deve fare agendo in modo preventivo per tutelare e salvaguardare le istituzioni da qualsiasi condizionamento limitativo, tale da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi. Il tema è scottante e non può essere affrontato solo attraverso strumenti coercitivi. E’ necessario e urgente che la politica, da qualsiasi parte venga prodotta, dai partiti, dai Movimenti, dalla società civile, si ispiri a sani principi etici, al buon senso, ai valori che si collocano prima degli strumenti legislativi e normativi.