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Bugie e Politica: un’Analisi delle Motivazioni e delle Conseguenze del Ricorso alla Menzogna Parlata

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Bugie e Politica: Un’Analisi delle Motivazioni e delle Conseguenze del Ricorso alla Menzogna Parlata.

Il ricorso alla bugia parlata da parte di alcuni esponenti della vita politica e sociale può essere influenzato da diversi elementi e le motivazioni possono variare da soggetto a soggetto. Alcuni dei motivi comuni dietro il ricorso alla bugia parlata includono: preservare la reputazione o l’immagine; opportunità di guadagno; pressione dai sostenitori o dalla leadership della “squadra” di appartenenza; mancanza di responsabilità e controllo.

È importante rilevare che sebbene alcune bugie possano essere individuali e mirate a questioni specifiche, il ricorso sistematico e generalizzato alla menzogna da parte di alcuni rappresentanti della politica può minare la fiducia degli stessi sostenitori anche nei confronti delle istituzioni politiche rappresentate e causare un danno significativo alla democrazia. La trasparenza, l’onestà e l’integrità sono fondamentali per mantenere una sana democrazia e per costruire la fiducia tra i politici e il pubblico che rappresentano.

I politici possono pure mentire per ottenere vantaggi elettorali, di consenso, raccontando balle e proponendo versioni distorte della verità per farli apparire in una luce più favorevole agli occhi delle comunità o potrebbe essere utile per combattere o attaccare gli avversari; possono mentire per nascondere errori, scandali o comportamenti non etici che potrebbero danneggiare la loro reputazione oppure la carriera politica se venissero rivelati come sovente si verifica; potrebbero ricorrere alla bugia per promuovere o sostenere una particolare agenda politica o ideologica; oppure potrebbero mentire perché sotto pressione da parte dei loro sostenitori o della squadra di appartenenza per presentare una versione distorta dei fatti; infine, potrebbero mentire perché credono di poterlo fare senza conseguenze rilevanti poiché non adeguatamente controllati dai media o dai cittadini resisi apatici e indifferenti verso la politica, pensando in modo errato che tutti i politici siano bugiardi;

È importante, quindi, notare che, sebbene alcuni ricorrano a mentire  perché culturalmente allevati a “dire bugie”, le bugie stesse  possono essere mirate a questioni specifiche.  Il  ricorso sistematico e generalizzato alla menzogna da parte dei politici può minare, comunque,  la fiducia del pubblico nei confronti delle istituzioni politiche e causare un danno significativo alla democrazia. La trasparenza, l’onestà e l’integrità sono fondamentali per mantenere una sana democrazia e per costruire la fiducia tra i politici e il pubblico che rappresentano.

Quando la mitomania, poi, diventa uno stile di vita, anche la politica non può che esserne vittima. Il bugiardo patologico, purtroppo, esiste nella vita sociale e politica. Utilizza le bugie, solitamente molto credibili, per sembrare più affascinante agli occhi degli altri. L’obiettivo principale non è solo  quello di imbrogliare gli altri, quanto piuttosto quello di deformare la realtà a proprio piacimento per trarre  benefici  anche se non sempre come si dice ”  non tutte le ciambelle riescono  con il buco”. Per questo, i bugiardi patologici tendono a mentire in maniera compulsiva in ogni luogo in cui si trovano ad operare. Lo fanno per mostrare agli altri di avere una vita emozionante, di aver vissuto esperienze incredibili e avventurose o, in ogni caso, di avere una vita migliore di quella che hanno e che, al contempo, faccia ingelosire l’altro. Educare alla verità, alla trasparenza e praticarla senza se e senza ma, contribuirà certamente a migliorare se stessi, la politica e la società nel suo insieme.